Konoha entra in gioco

Prima battaglia per Konoha

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline


    CITAZIONE

    Briefing

    Rango: ??
    Tipologia: Attacco Aereo
    Partecipanti: Naruke, Warwizard e McVem
    N.B. A seconda di come si metterà la situazione la missione potrebbe raggiungere anche il livello di rank S.

    Regole:
    - Necessario postare entro 3 giorni dal post del master (questo per l'inizio, poi più avanti si potrebbe adottare la regola di avere 2/3 giorni di tempo tra un post e l'altro). In caso non possiate postare non vi preoccupate, basta però che avvisiate prima dello scadere del tempo e vi saranno concessi 1-2 giorni in più.
    Nel caso in cui non avvisiate scatterà un richiamo/ammonimento. Al secondo richiamo siete fuori (non è per cattiveria, solo che la trama è lunga e complessa, se si ritarda troppo è un macello).


    "Guerra. Parola che in se racchiude mistero e potenza, parola che solo a pronunciarla suona terribile e minacciosa, parola che all’udirla fa raggelare il sangue e genera ansia e tremore, paura e dubbio. La guerra ormai non era più lontana, la guerra ormai era questione di ore, anzi, di minuti. Una guerra di difesa in nome degli ideali di libertà e rispetto delle Nazioni, una guerra di liberazione delle popolazioni e annientamento di vizi ancestrali quali avidità e brama di potere che serpeggiavano abbondantemente negli uomini dello Shogunato, il quale, al contrario, inseguiva un utopico sogno di dominio e controllo totale.

    Pochi giorni dopo l’alleanza infatti, l’asse Konoha-Kiri era già pronto a sferrare la sua possente offensiva contro l’enorme flotta che la Superpotenza del Nord aveva raggruppato a largo delle coste del Paese del Fuoco, più precisamente tra il Paese della Foresta e l’Isola delle Onde. Kiri avrebbe attaccato via mare, sfruttando tutta la sua forza navale, mentre Konoha, che non aveva dalla sua una flotta tanto preparata e potente, avrebbe attaccato dal cielo con il suo reparto aereo, tuttavia non sarebbe stata sola.

    La notizia dell’offensiva era stata spifferata per rassicurare la popolazione ed era giunta sino ai Paesi non ancora sotto il controllo dello Shogunato. I più colpiti da tale notizia furono i Sunesi: loro che da poco avevano perso il loro grandissimo Kazekage, adesso erano stati privati pure dalla sorella di quello, la giovane e bella Kumiko, la quale era stata catturata e tutt’ora si trovava imprigionata nella base del Butai. Il loro Paese di fatto era nelle mani dei Daymio, persone facilmente corrompibili e soprattutto interessati solamente al loro benessere, i quali, non avendo esperienza in campo bellico e non interessandosi particolarmente per la vita della Kazekage, restavano passivi ed attendisti di fronte allo Shogunato, cercando semplicemente di rassicurare la popolazione. Per fortuna però un popolo non è formato solo dalla classe dirigente ed i ninja di Suna non erano affatto degli sprovveduti. Loro, colpiti nell’orgoglio per aver perso ben due Kazekage in così poco tempo, volevano assolutamente riscattarsi, perché soffrivano nell’anima rendendosi conto che non erano riusciti a proteggere le loro due figure di spicco, i loro beniamini, coloro che si erano sempre sacrificati per loro. Irti di spirito patriottico quindi, avevano spontaneamente organizzato una coalizione di volontari che sarebbe andata in supporto al reparto aereo Konohano. Era risaputo infatti che Suna aveva la fazione aerea più potente al mondo: forse solo gli abitanti del Paese delle Montagne potevano considerarsi abili quanto i Sunesi in campo aereo, ma certamente erano numericamente inferiori.

    A Suna in quei giorni vi erano volantini appesi ovunque nelle bacheche e nelle locande cittadine ed i piani alti non avevano bloccato tale iniziativa, infondo a loro non cambiava nulla: se avessero vinto si sarebbero presi il merito, se avessero perso invece avrebbero additato gli sconfitti come coloro che non avevano seguito gli ordini dei superiori e che quindi erano stati battuti e puniti per la loro spavalderia. Comunque erano accorsi numerosi e fuori dalle mura di Suna si era radunata una legione di esperti ninja, eccitati ed emozionati dall’idea di combattere per la loro nuova Kazekage. A Konoha era stato mandato un messaggio di avviso. L’Hokage poteva essere solo felice: gli avrebbe accolti a braccia aperte.

    Intanto proprio a Konoha, più precisamente sulla costa a Sud-Est, era stato organizzato un accampamento ed un centro di raccolta sia per accogliere gli alleati (si trovavano all’interno di uno spiazzo pianeggiante tra la foresta e la costa), sia per dare assistenza medica immediata successivamente alla battaglia. Da quel campus inoltre sarebbero partite le truppe. Tutto era pronto, alcuni ninja di rango inferiore avvisavano tutti i condottieri che l’attacco sarebbe partito entro un paio di ore, all’alba, giusto il tempo per far riposare le creature degli alleati Sunesi che erano appena arrivati ed avevano affrontato una lunga traversata internazionale."

    Per i due Sunesi (Tenma Sakuraba e Masahiro Moritsune Akechi).


    Nel vostro primo post descrivete come siete venuti a conoscenza dell’offensiva a Konoha (come detto sopra ci sono annunci ovunque in locandine, bacheche, locali e osterie). Descrivete che la mattina del giorno prima tutte le truppe che avrebbero partecipato si erano trovate poco fuori le mura e che dopo esservi divisi in gruppetti di 2/3 persone, ognuno sarebbe stato trasportato da volatili di vario genere sino alla costa Sud-Est di Konoha. Il viaggio sarebbe durato poco più di un giorno poiché sfruttando le correnti aeree avreste accorciato i tempi, che a piedi dovevano essere di circa tre giorni [descrivete magari come varia il paesaggio dall’alto, non credo vi capiti spesso di fare un viaggio così lungo nei cieli]. Sareste arrivate di notte fonda nell’accampamento Konohano facilmente riconoscibile dall’alto poiché illuminatissimo. Terminate il vostro post con l’atterraggio.

    Per Onimaro Uchiha.


    Il giorno prima un messaggero era venuto a recapitarti una busta chiusa, con tanto di sigillo ufficiale dell’Hokage. Subito dopo avertela consegnato sarebbe sparito in una nuvoletta di fumo. Sulla busta c’era scritta la parola “URGENTE”. Dentro vi era la seguente massiva.

    CITAZIONE
    Onimaro Uchiha,
    Mai come ora Konoha ha bisogno dei tuoi servigi. Per le tue speciali abilità sei stato assoldato dall’Hokage per far parte dell’esercito aereo che sferrerà l’offensiva a sorpresa contro le navi dello Shogunato stazionate a largo della costa Konohana a Sud-Est. Presentati domani sera entro il tramonto all’accampamento indicato sulla mappa in allegato. Maggiori informazioni sulla strategia di attacco le riceverai direttamente sul posto. Ti raccomandiamo la massima puntualità e soprattutto di portarti tutto l’equipaggiamento necessario.
    Buona fortuna.

    Poche ma incisive parole. Come scritto comunque in allegato vi era la mappa con il luogo da raggiungere che si trovava qualche chilometro più a Sud del famoso Ponte Naruto. Ci avresti messo circa mezza giornata, arrivando al calare delle tenebre. Lungo la strada avresti anche potuto incontrare altri ninja Konohani diretti verso la tua stessa direzione.
    [Anche tu descrivi preparativi, emozioni varie e viaggio. Termina il post dicendo che in lontananza, ad un centinaio di metri, intravedi l’ingresso e la recinzione di legno dell’accampamento]






     
    Top
    .
  2. Warwizard
     
    .

    User deleted


    Era tornato da relativamente poco tempo dall'ultima iniziativa che aveva preso in acque internazionali, ma ciò che aveva appreso lo aveva lasciato tutt'altro che indifferente. Sua sorella se n'era ovviamente accorta, ma non le aveva raccontato nulla: la sua gemella aveva già subito lo shock del tentato stupro da parte del loro fratellastro, ma ancora non sapeva esattamente tutte le malefatte compiute da Keichi e lui e Luka erano stati d'accordo nel mantenere il silenzio su quella questione fino a quando non fosse nata Seira, perché altrimenti sapeva bene che avrebbe concretamente rischiato di spaventarsi al punto da partorire prematuramente la sua seconda bambina. E se poi Saiga ed Ayumi avessero saputo di avere da sempre un cugino ben più grande di lei... non avrebbe forse capito appieno la situazione, ma se ci fosse riuscita, sarebbe rimasta segnata per sempre da quella consapevolezza oscura, sua figlia prima e più ancora della cuginetta!
    Una settimana dopo, comparve ciò che Masahiro aveva già preannunciato in giro parlando con i suoi Genin, anch'essi presenti alla missione della settimana prima, e con altri membri del Villaggio: la guerra era ormai alle porte e il Butai, non riuscendo a sfondare i fronti di Oto e Kiri, stava tentando una larga manovra di aggiramento e se la flotta nemica fosse riuscita a portare truppe da sbarco nei Paesi della Foresta, del Fiume e del Fuoco, poco ci avrebbero messo ad arrivare fino a Suna.
    Lui più di altri sapeva come quel pericolo avrebbe potuto portare ben presto alla rovina del Paese del Vento: privi ancora di Kumiko e più ancora di Koike Matsuura, erano pressoché in balia di Daimyo arrendevoli ed incapaci come le più alte gerarchie di Suna di prendere delle decisioni univoche e di aprire gli occhi di fronte al pericolo ed agire per il meglio. Uno in particolare tra i Daimyo, quello di Juguu, era riuscito ad inimicarsi quelli di Suna proprio "a causa" di Masahiro stesso e quasi si aspettava di vederlo pronto a trattare la resa del Paese dopo aver convinto quasi tutti gli altri colleghi ad unirsi alla sua stessa linea, lasciando quindi verosimilmente Suna come ultima roccaforte destinata a cadere dopo un più o meno lungo assedio. Proprio per quella stessa ragione l'Akechi aveva cominciato a parlare abbastanza apertamente con gli altri shinobi di ciò che aveva visto e di come sarebbe stato necessario prepararsi a reagire come aveva visto fare a Konoha l'ultima volta che aveva visitato quel Villaggio e i suoi dintorni. Alla fine la guerra di cui aveva parlato stava cominciando a palesarsi e il Villaggio della Foglia lo stava sbandierando a lettere abbastanza chiare e le notizie si susseguivano tutte a gran velocità e tutte concordi su un unico fattore: il Butai stava puntando senza ombra di dubbio la costa sudorientale di Konoha. E con sua grande sorpresa, anche altri Sunesi decisero allora di mobilitarsi, in gran massa, tutti pronti e convinti di dover respingere l'assalto finché ancora era lontano dalle loro terre. L'anima di Suna, benché sola, non era ancora morta! Ovviamente Masahiro non esitò ad unirsi ai volontari che avevano deciso, praticamente di propria iniziativa, di partire per unirsi alle forze alleate.

    Sua sorella non era rimasta molto contenta, anzi fu piuttosto turbata dalla decisione del fratello di partire.
    "Izumi, so che vorresti che non corressi più pericoli, perché la vita ce ne ha già riservati anche troppi a tutti e due... ma questa purtroppo è la via del ninja. E se non parto adesso, ho paura per tutti noi: se la battaglia sarà persa, potrò tornare indietro, ma se non vado neppure a cercare di respingere gli invasori, non sarò in grado di proteggerti, né di salvare le nostre figlie da ciò che ci succederebbe. E il Butai non ha pietà per nessuno."
    "Io... fratellino, io ho paura ogni volta che esci dal Villaggio: ho paura di non rivederti mai più, che tu non tornerai mai a casa! Abbiamo già perso la mamma, la nostra famiglia si è rivelata forse la peggiore di tutto il Paese e abbiamo impiegato sette anni a sopravvivere prima di ritrovarci! Non voglio perderti di nuovo" gli rispose fra le lacrime.
    Masahiro abbandonò ogni preparativo e corse ad abbracciare dolcemente la sorella gemella, stringendola a sé e lasciando che si sfogasse un po'.
    "Lo so, sorellina. Anch'io ho paura ogni tanto, ma è sapendoti qui che io trovo la forza di andare avanti e di sopravvivere: impazzirei se non potessi tornare indietro e il solo pensiero di lasciare tutte voi è il mio terrore più grande. Ma è proprio per questo che ora devo andare."
    "Masahiro... torna da noi!" riuscì a dire fra i singhiozzi la ragazza.
    "Tornerò sano e salvo, te lo prometto" le mormorò in risposta lo shinobi.
    Poi, staccandosi da lei, le asciugò una lacrima dal viso e la rassicurò con un pallido sorriso come aveva fatto anche il giorno in cui il loro padre le aveva annunciato, anzi per lo più comandato le sue imminenti nozze con Miroku Edonishi e come altre volte dopo che si erano ritrovati diversi anni più tardi.
    "Papà... è vero che te ne vai?" chiese la piccola Ayumi, entrando nella stanza e vedendo la zia con la faccia ancora umida e il padre mentre si allacciava sulla schiena la katana e la Kuroitana dopo essersi assicurato la Lama da Braccio.
    "Oh, tesoro!" disse allora lui, chinandosi a prendere in braccio la figlia adottiva. "Mi dispiace, ma devo andare di nuovo: c'è una grossa missione in ballo. Ma sta' tranquilla: stavolta non andrò da solo! Praticamente mezzo Villaggio verrà con me."
    "Starai bene, papà?" chiese la bambina, decisamente più preoccupata per la conferma che aveva ricevuto e ben consapevole dei rischi a volte molto grossi che a volte correva: probabilmente la vista di lui ferito quasi a morte e portato in ospedale di grande urgenza era rimasta come uno spavento quasi indelebile e il fatto che ci fosse mezzo Villaggio con lui stranamente non la rassicurava. Masahiro sapeva bene cosa le stesse passando per la testa: dopo aver perso i suoi genitori naturali, la bambina temeva di perdere anche lui e di ritrovarsi di nuovo sola...
    "Starò bene, tesorino mio. Starò bene e farò in modo di tornare prestissimo da te, vedrai."
    "Promesso?"
    "Promesso."
    La figlia allora lo abbracciò più forte che riuscì, staccandosi solo quando fu il turno di salutare la piccola Saiga, che aveva sentito tutto ed era corsa anch'essa ad abbracciare lo zio Hiro.

    Quei ricordi erano dolci e preziosi per lo shinobi e li serbò per sé, rimanendo silenzioso insieme ai suoi Genin mentre volavano tutti e tre su una delle famose aquile giganti del deserto che Suna adoperava nelle sue operazioni militari. Luka, bene o male, era stato convinto a rimanere indietro: "Basto io a rischiare di perdermi la nascita di Seira" aveva detto al futuro cognato e quelle parole in qualche modo erano bastate affinché rimanesse indietro a proteggere la famiglia. Masahiro sapeva bene che qualcuno avrebbe potuto approfittare della sua assenza e forse era più il nemico interno quello che temeva che non quello che stava andando ad affrontare, ma in quel modo pensava e sperava di avere le spalle coperte.
    Era rimasto altresì deluso e contento al tempo stesso che Daigoru e Akane si fossero già preparati ad affrontare quella guerra con lui: da un lato avrebbe voluto che i suoi ragazzi rimanessero al sicuro al Villaggio, ma dall'altro era contento di vedere come i due giovani erano rimasti motivati e pronti ad ogni situazione, pronti come non mai a combattere e a stare vicini al loro sempai nonostante tutte le avversità. Lui avrebbe combattuto anche per loro ed entrambi i Genin sarebbero stati fianco a fianco nel combattere quella nuova tremenda battaglia. E i due ragazzi sarebbero stati la forza l'uno dell'altra e insieme motivo di sopravvivenza insieme al loro superiore.
    Il Butai non sarebbe scampato alla sconfitta, finché loro tre fossero rimasti vivi ed i ragazzi uniti.
    Mentre era laggiù, in attesa di partire dalle mura, si guardò intorno, in cerca della figura d'argilla sulla quale l'amico e parirango avrebbe sicuramente viaggiato, quasi rifiutandosi di usare un uccello diretto da qualcun altro. Non lo trovò, ma non si preoccupò più di tanto: lo schieramento in fondo era piuttosto vasto e nulla vietava che quel pazzoide dinamitardo non si fosse imboscato più all'interno dello stormo che stava per partire. Soprattutto non si sarebbe sorpreso di vederlo piombare all'improvviso seminando esplosioni a destra e a manca... e nella battaglia che sarebbe stata prossima a venire, ne sarebbero servite davvero parecchie!
    Così Masahiro Moritsune Akechi si apprestò a partire dalle mura esterne di Suna insieme a Daigoru e Akane, ormai tutti e tre abituati alle scorrazzate aeree in compagnia di Takeshi e dei suoi volatili d'argilla esplosiva, percorrendo molto più rapidamente del solito le vie del deserto che ben conosceva e che più volte aveva calcato, riscontrandole di nuovo dall'alto. Ma ogni volta era sempre bello riuscire a tagliare in linea retta la rotta, sfruttando anche le correnti d'aria allo scopo, invece di dover saltare e scivolare tra le dune e di dover seguire linee più o meno spezzate per fermarsi di oasi in oasi, sopravvivendo, ma al tempo stesso perdendo la possibilità di attraversare il deserto in più o meno relativa fretta.

    Dopo praticamente un intero giorno di trasvolata, passando attraverso i cieli del deserto e quelli ancora pacifici del Paese del Fiume, i ninja di Suna arrivarono tutti assieme senza intoppi e senza incidenti fino all'accampamento militare di Konoha, illuminato come un faro nella notte. Le aquile non ebbero quindi grosse difficoltà a riconoscere il luogo dove atterrare e riuscirono quindi ad atterrare abbastanza agevolmente in uno spiazzo dedicato, benché fossero animali diurni.
    L'accampamento era ben fortificato e reso particolarmente ben visibile: i Sunesi non ebbero difficoltà di sorta a trovarlo e ad arrivare in tempo per unirsi agli alleati di Konoha per la battaglia, ma per converso anche le navi del Butai avrebbero potuto probabilmente avvistare qualcosa. Se così fosse stato, la battaglia sarebbe stata praticamente in campo aperto e con un bersaglio fisso da puntare.
    Un'azione furtiva e in mezzo alle tenebre gli sarebbe parsa più congeniale per mettere il nemico subito in difficoltà e con i suoi occhi abituati a vedere oltre il buio non sarebbe stato un gran problema per lui portare avanti una simile azione tattica... ma non era da solo, non più, e neppure in una piccola squadra. Magari i loro alleati, meglio informati sulla situazione, avrebbero saputo dirgli di meglio e magari avevano già elaborato una valida strategia, ragion per cui avrebbero dovuto restare praticamente in attesa di sapere cosa fare.
    "Ragazzi" disse ai suoi due Genin mentre si avvicinavano alle porte dell'accampamento. "Qualsiasi cosa accada, voglio che sappiate che sono fiero di voi e di quello che siete diventati."
    "E noi di te e di essere qui, sempai" gli rispose subito Daigoru, ormai saldo dopo aver superato l'abbandono e il tradiemnto di suo fratello.
    "Senza di te, sempai, non saremmo mai stati pronti per tutto questo." gli fece eco Akane, diventata più matura e consapevole di sé e delle proprie potenzialità, oltre che del suo rapporto con Daigoru.
    *Li ho cresciuti bene. Ormai non hanno più bisogno di me* si disse soddisfatto Masahiro, pronto a ricevere spiegazioni ed istruzioni per gli eventi che si sarebbero susseguiti di lì a breve.


    CITAZIONE
    Vita: 300
    Chakra: 400
    Energia: Blu
    Masahiro Moritsune Akechi

    Punti esperienza: 212
    Potenza: 26
    Resistenza: 21
    Velocità: 30
    Ninjutsu: 65
    Taijutsu: //
    Genjutsu: 10
    Innata: 60

    Inventario: 5 Kunai
    5 Shuriken
    1 Tatami pieghevole
    Guanti con Lamina d'Acciaio neri
    1 Evolution Shuriken
    6 FuMogeni
    3 sigilli esplosivi
    2 Flash
    1 [pacco da 10] Makibishi
    1 Katana
    Kuroitana
    Corda Assassina
    Oggetti equipaggiati: Guanti in Lamine d'Acciaio neri
    Lama da Braccio
    CATEGORIA: Armi da corpo a corpo
    Forma di Base:
    Si tratta di un'arma composita piuttosto inusuale e in un certo senso esotica: è un bracciale di metallo misurato sull'avambraccio: prima si trattava di una semplice base con due incastri vicino al polso e al gomito per disporvi una lama di 40 cm (spessore 1 larghezza 2), ma ora è stato modificato in modo da permettere a Masahiro di risparmiare una quantità di Chakra pari a Bassissimo quando utilizza tecniche del suo elemento, il Fuoco.
    La lama, distaccata dal bracciale di alcuni centimetri è leggermente ricurva, il colorito di entrambi i pezzi è opaco e tendono quindi a non riflettere la luce con la classica brillantezza del metallo.
    TIPO DI ARMA E FERITE: la lama è la consueta arma da taglio, ma le sue caratteristiche le consentono di infliggere danni fissi pari a 20, oltre alla formula potenza-resistenza.
    RESISTENZA: 100 sia lama che bracciali [Un primo impatto di potenza superiore ne causerà una crepa. Un secondo impatto di potenza superiore ne causerà l'immediata rottura]

     
    Top
    .
  3. MC Vem
     
    .

    User deleted




    Onimaro Uchiha


    tumblr_m7w3puNggS1r6bq5ho1_250

    CITAZIONE
    Parlato
    Pensato

    Si trova a poltrire su un tetto vicino alle grandi faccie dei Kage, sdraiato con le mani dietro la schiena osserva il cielo mentre i suoi occhi quasi van chiudendosi da soli. Il suo cervello lo fa viaggiare in progetti e sogni futuri. Una cosa disturba il suo sognare, un’accorgimento. Infatti percepisce grazie alle sue abilità che un qualche shinobi si sta avvicinando. Lo vede in lontananza alzando un poco la sua testa. Un kunai sta già viaggiando veloce nella direzione dove si trova ora Onimaro, Kunai che ha attaccato un foglio. Carta bomba? Un’attentato? Ovvio che no, l’occhio attento dell’oni nota subito che è troppo grossa per una carta bomba. Il kunai colpisce il tetto a pochi centimetri da lui.
    Molto lentamente si stposta per mettersi seduto con le gambe incrociate.
    Il sigillo? Hehe Shikaku vorrà parlarmi per qualcosa…
    Insomma ora apre la busta e ne legge il contenuto.
    Legge con attenzione il ragazzo, osserva bene anche la mappa pensando anche a quanto tempo dovrebbe impiegarci.
    Capisce subito che qui si parla di guerra e tutto ciò lo spaventa all’inizio, la guerra significa troppo spesso morte. Il suo volto pare preoccupato mentre legge tutto per bene un’altra volta, il suo sangue si ghiaccia come se un manipolatore del ghiaccio li avesse fatto una sua speciale tecnica.
    Poi qualcosa cambia, nel cervello dell’oscuro va a scorgersi qualcosa di diverso, ed il sangue si scongela subito.
    Un piccolo sorriso li si forma sul volto, chissà quali pensieri va a creare nel suo cervello, se prima il sangue era congelato ora sta bollendo.
    Mamma butta la pasta. Cit Dean Peterson.
    Indi il suo viso sorride ora, il piccolo sorrisetto si trasforma in un vero è proprio sorriso.
    Guerra? Fantastico, Shikaku vuole farmi combattere in guerra? Sarà l’occasione per farmi un nome
    Wahahaha
    Dopo quella risata da pazzo prende la sua Katana e corre verso il palazzo dell’Hokage, saltando veloce in piedi e gettandosi a terra per poi partire in una folle corsa mentre che aggancia la Katana al suo fianco mancino. Va al palazzo perché li son custodite le sue cose, ovvero i suoi grandi Shuriken ed il sacco a pelo. Veloce giunge dunque nella stanza comune per prendersi le sue cose, attacca gli shuriken allo zaino che già contiene il sacco a pelo.
    Niente merendine per l’Uchiha, mangierà per strada ciò che la natura li offre, bacche conigli e altro.
    Vuole partire subito, freme come un’adolescente che va al concerto di una boy band ultrapopolare.
    Indi raccolte le sue quattro cose inizia a muoversi, e come prima cosa, con dei saltelli aggrazziatissimi si porterà appena fuori al portone di Konoha ( Si porta al portone, che simpatico che sono ).
    Ora davanti ai suoi occhi vi è una mappa, la osserva per bene, si fa delle piccole tappe mentalmente e si prepara una strada da seguire, in fondo quelòla che andrà a percorrere è la strada più semplice.
    Se agl ialtri shinobi li è stata recapitata allo stesso orario probabilmente l’Oni sarà anche il primo ad arrivare. Non indugia oltre quindi, infila la mappa nella tasca dello zaino e parte. Non ha nemmeno preso la sua cappa da viaggio per la fretta che ha di giungere al posto, e nemmeno ha recuperato la divisa da shinobi konohano, ha soltanto il coprifronte.
    Il sentiero da lui intrapreso pare deserto, neanche un viaggiatore qua e la, che ci siano dei mukenin nella zona? La cosa è possibile ma per fortuna Onimaro ha l’abilità di sentire il Chakra, e di sicuro, convinto più che mai di essere forte, che nessuno può lederli.
    Cavolo in guerra, contro un’esercito proveniente da chissà dove… infatti, chi diavolo sono quelli? Beh hanno scelto il villaggio sbagliato, spero solo che i generali o Shikaku stesso non mi dia troppe limitazioni.
    Indi il viaggio continua allegramente.

    Il tempo passa e dopo quattro ore di viaggio possiamo vedere il valoroso ninja a banchettare con un bel pescione in parte al fuoco. Ha allestito una minigrigliata in parte al fiume.
    Mangia per bene e si riempie, ma prima di partire ci vogliono i digestivi.

    Una cosa che nessuno ha notato, e che non è stata detta è che si è preso una bottiglia di sakè e un pacchetto di sigarette. Quindi si beve a canna un goccietto di quel liquore e usando la brasca del fuoco si accende una sigaretta mentre fa un pensiero.

    Certo che però può essere davvero pericoloso, in fondo ci sono shinobi incredibili in giro per il mondo, potrei rischiare, non tantoi perché siano più forti di me, ma più che altro… potrei essere in difficoltà numerica.

    Passano ancora le ore e l’uchiha sta ora viaggiando, anzi si sente già l’odore di mare, infatti il ponte Naruto, infatti davanti ai suoi occhi, in lontananza si vede un'accampamento con i simboli di Konoha.

    Eccolo!





    Stat


    Punti a disposizione: 219
    Potenza:25
    Resistenza:5
    Velocità:59
    Ninjutsu:50
    Taijutsu:
    Genjutsu:
    Innata:80





     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Esperto

    Group
    Member
    Posts
    3,377
    Location
    Roma

    Status
    Offline


    png

    •Narrato•Parlato •Pensato
    •Parlato altrui



    Era qualche tempo che che l'aria fresca della mattina a Suna era cambiata. Lo stato d'animo dei sunesi soprattutto cominciava a essere molto diverso da come lo ricordavo tempo fa: Ninja che vanno e vengono, commercianti che girano tutto il paese solo per ammirare le sculture di sabbia dei nostri ninja... I kazekage che mantenano l'ordine e detenevano il potere, che ora spetta per legge ai Daimyo, non si trovano più. Girano voci che una piccola squadra sia andata nel Butai alla ricerca di Kumiko, la kazekage, e che sia tornata con un solo elemento. In parole povere, il villaggio della sabbia non aveva un capo che controllasse come stesse il popolo e che voleva veramente il bene per noi Sunesi, che amava i sunesi... non come quegli sporchi infami ricconi dei Daimyo che pensavano solo alla loro situazione economica e alla loro vita. Cose che il più delle volte erano collegate. Il villaggio quindi era spento, i ninja eseguivano missioni su missioni e la gente normale svolgeva le loro attività. Poi un giorno la vita all'interno del villaggio riprese, volti nuovi e conosciuti si radunavano davanti bacheche e luoghi di informazione, come se tutti volessero sapere la stessa cosa allo stesso tempo. Osservavo la scena da casa mia, la folla riempiva metà della strada principale del villaggio. Decisi di scendere in strada a vedere cosa succedeva. Quando anche io mi diressi verso la locandina venni a conoscenza di qualcosa che non avrei minimamente MAI immaginato: C'era un manifesto di 50x40 dove si diceva che la flotta aerea di Konoha si stava preparando alla battaglia con la flotta marina del butai: Ultimamente il Butai aveva preso parte a iniziative di espansione nei confronti di Kiri e Konoha... ovviamente con scarsi risultati. Ma a quanto diceva il manifesto, Il Butai ora stava intraprendendo un'iniziativa navale aggirando la potenza di Kiri dalle coste sud-est di Konoha e a quanto pare, Suna era pronta a dare manforte alla flotta aerea!
    Grande! una guerra aerea.. niente di meglio per un dominatore dell'aria. Anche se dovrò far fuori centinaia di nemici prima che loro facciano fuori me. Tuttavia se non combattiamo questa guerra ora l'onore già completamente infangato, verrà macchiato un'ennesima volta. Meglio andare a casa a prepararsi qui c'è scritto che la flotta aerea di volontari sunesi parte tra due ore!
    Tornai a casa in due minuti, dista neanche 100 metri dalla strada principale, mia madre era rientrata ora dalla sua uscita mattutina= andare a fare la spesa. La salutai di sfuggita.
    Ciao mamma, devo parlarti tra 10 minuti...
    Andai di corsa in camera mia a prendere la mia roba, mio fratello non c'era forse anche lui era alle porte del villaggio?
    Il mio zaino era sempre al suo posto nell'armadio, conteneva il mio equipaggiamento e al lato, interno, un sacco a pelo. Solo i due Shuriken Giganti e la mia spada rimasero fuori dallo zaino, agganciati intorno alla mia cinta. Poi spostai il copri fronte dalla sua zona cintura alla fronte, legandolo dietro alla testa, era una guerra e si doveva sapere che ero di Suna! Mi tolsi la maglietta e mi infilai il giubbotto protettivo, poi mi rimisi la maglietta. Presi il ciondolo che mio fratello mi regalò una settimana prima nel giorno del mio compleanno, lo legai al collo e scesi...
    Mia madre mi aspettava seduta su una sedia, con le gambe sotto al tavolo. Notò il coprifronte e fece subito una faccia strana.
    TU, non uscirai di casa oggi. Ti fermerò a ogni costo... quella guerra tu non la combatterai, Tenma.
    Aveva già capito tutto. Non avevo neanche aperto parola e lei già mi aveva braccato. Ma io dovevo andare a combattere quella battaglia. Sarebbe stata la mia occasione per dimostrare chi ero, per far parte di quei valorosi combattenti che avrebbero ridestato l'antico onore, ormai perduto, del villaggio della sabbia.
    Mamma, tu sai che non mi fermerai. Anche se sigillassi dall'esterno e dall'interno la casa, io butterei giu un muro e uscirei. Dalla tua preoccupazione presumo che anche mio fratello sia in procinto di partire... Siamo ninja e per questo dobbiamo proteggere il nostro paese, i nostri amici, familiari e ancor di più i nostri fedeli alleati... che cominciano a dubitare del nostro potenziale bellico e del nostro onore. E, in ogni caso se non combattiamo ora anche noi sunesi la guerra prima o poi il butai raggiungerà anche noi e in quel momento sarà la fine... per tutti quanti.
    Mia madre mi guardò abbassare lo sguardo a terra. Scoppiò a piangere e iniziò a singhiozzare. Andai dietro di lei l'abbracciai e la baciai sulla guancia, bagnata dalle lacrime. Poi le sussurrai nell'orecchio:
    Tornerò da eroe e insieme a Tetsuja festeggeremo la vittoria della guerra. Saluta Papà... torneremo presto!
    Mi incamminai verso le mura lasciandomi indietro la mia famiglia e mettendo al primo posto la salvezza del villaggio e di tutti i bambini e nuovi ninja che sarebbero venuti dietro di me. Ero pronto alla guerra.

    Quando uscii dalla porta principale del villaggio, completamente già spalancata, notai che una miriade di persone erano intente in preparativi di vario genere: borraccie, rifornimenti di armi e cibo. Io avevo le mie scorte nello zaino, insieme alla mia borsa delle armi che avrei indossato una volta sceso sul campo da battaglia. A 20 metri da me notai mio fratello che metteva un'imbracatura a 3 posti su un'aquila di 2 metri per 2. Mi avvicinai a lui. Aveva il suo solito equipaggiamento:Le spade gemelle dietro la schiena, il giubboto protettivo grigio, i pantaloni neri e il coprifronte che rialzava i capelli rossi come il fuoco, il suo elemento... che dominava con grande maestria. Lo salutai e lui si voltò verso di me sorridendo. Gli raccontai la reazione di nostra madre alla mia partenza e lui si morse il labbro mostrando un grande rimorso.
    Fratello ti capisco. Anche io mi sono sentito così ma nostra madre deve capire che siamo Ninja e che dobbiamo rispettare ed adempiere i nostri doveri.
    Si asciugò gli occhi un poco bagnati, poi disse:
    Saggie parole per un genin, pivellino
    Mi accarezzò i capelli scompigliandomeli. Poi salimmo insieme sull'aquila e al via del Jonin che aveva il compito di condurre le truppe di suna all'accampamento, un centinaio di volatili spiegarono le ali e partimmo verso la costa sud-est di Konoha, verso il fronte della guerra.

    Il deserto durò per un tempo massimo di 6 ore. Ero meravigliato da come il paesaggio cambiasse visto dall'alto e per un dominatore dell'aria stare in volo, a contatto col proprio elemento era meraviglioso. Scambiai qualche parola com mio fratello poi mi guardai intorno e alla mia destra, circa 20 metri, notai una figura che conoscevo molto bene. Era un chuunin dalle capacità spaventose e dalle abilità nel dominio del fuoco pari a nessuno, sicuramente era anche più bravo di mio fratello. Si chiamava Masahiro uno dei ninja più forti che abbia mai visto. Decisi di andarlo a trovare una volta arrivati all'accampamento quando saremo scesi dalle creature volanti.

    Il paesaggio cambiò di nuovo passando dal deserto, alla paludosa terra del paese del fiume alla foresta di Konoha per una durata di quasi 12 ore (la foresta era immensa!). Godemmo anche della vista di konoha che riconoscemmo per le mura alte e per i famosi volti degli Hokage scolpiti nella pietra della montagna. Saranno state le 8 di sera, cominciai ad avere un certo languorino, quando finalmente avvistammo le luci abbaglianti nella sera dell'accampamento di Konoha! degli urli di festeggiamento provenivano da dietro... qualche esaltato pronto a fare a botte in una rissa con centinaia di persone. Io ero soltato felice di aver trovato l'accampamento, magari avrei trovato anche quel ragazzo di Konoha che affrontai tempo addietro, e di fare la conoscienza di ninja più forti di me. In 10 minuti atterrammo e notai che Masahiro andò subito verso la tenda centrale, forse voleva informazioni su come avverrà l'attacco. Lasciai a mio fratello il compito di sistemare l'attrezzatura, io dovevo salutare quella persona e dirgli una cosa molto importante e magari chiedere anche io informazioni sulla battaglia che si sarebbe preannunciata molto violenta.






    Statistiche e Equipaggiamento

    Vita:200
    Chakra:220
    Energia:gialla
    Distanza:?
    Ferite varie:

    Punti a disposizione:83
    Potenza:15
    Resistenza:10 +10(giubba rinforzata)
    Velocità:18(+2 innata)
    Ninjutsu:20
    Taijutsu:0
    Genjutsu:0
    Innata:20


    Inventario:
    Kunai x 5
    Shuriken x 5
    Lama di Zefiro
    Guanti con Lamina d'Acciaio
    Fumogeni x 5
    Giubba rinforzata
    Fuuma Shuriken - Shuriken del Vento Demoniaco x 2


    Oggetti equipaggiati: Fu-Shuriken

    Abilità

    Udito Sviluppato liv1 :*: Potenzia l'udito del 50%, consente di sentire e distinguere rumori molto bassi in un raggio di 15 metri
    Lanciatore di armi lvl2 Il personaggio ha fatto molta pratica nel lancio di kunai, spiedi e shuriken durante il suo passato, risultando in una maggiore precisione. Nel caso del lancio di kunai, spiedi e shuriken si dovrà ridurre la distanza di 15 quando si va ad usare il calcolatore..





    Scheda,modulo e Codice HTML by @Naruke



    Edited by ~naruke~ - 17/8/2012, 14:29
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    OFF GDR:
    -Naruke e war, avete introdotto dei png, tuttavia sappiate che nel corso della battaglia non potrete manovrarli.
    -Naruke non so cosa tu abbia capito dalla trama XD ma Zero non fa parte del Butai, non c’entra assolutamente nulla (o meglio, c'entra ma in maniera diversa, non è di certo il capo) e tu come gli altri non dovreste nemmeno conoscere il suo nome (a meno che tu non l’abbia incontrato di persona) e non dovresti nemmeno inventare fatti del tipo che una squadra era andato a cercarlo (perché questo significherebbe muovere il pg di seph). Quindi ti prego di modificare il tuo precedente post. Non vorrei che qualcuno che lo leggesse si confondesse. Magari faremo a breve uno schemino riassuntivo sulla trama.
    -Naruke il pg di War non è diretto verso una capanna, non fargli prendere iniziative.
    -Sempre per Naruke, il Paese dei Fiumi non è pieno di paludi XD Al massimo è fertilissimo e pieno di campi, tienilo a mente per il futuro ^^



    L’accampamento di Konoha visto dall’alto era davvero spettacolare per estensione ed organizzazione, ma infondo bisognava aspettarselo dato che i lavori erano stati supervisionati dall’Hokage, perfezionista assoluto. Sorprendentemente era stato allestito con grandissima velocità grazie anche al supporto dei Senju che avevano eretto tutte le fortificazioni circostanti e i capannoni di legno che spuntavano accanto alle normali capanne. Infatti una cinta di travi alta circa 5m, intramezzata da torrette di vedetta, delimitava tutto il perimetro illuminato egregiamente sia all’interno che all’esterno da fiaccole e bracieri, utili anche per riscaldarsi nel corso della notte e cuocere qualcosa per i più affamati. All’interno del campo inoltre uno spiazzo era stato lasciato libero per far atterrare in tutta sicurezza i volatili e le truppe Sunesi: solo in quel momento ci sarebbe stato un leggero trambusto, comprensibile infondo, ed il via vai di ninja e persone si sarebbe intensificato.

    Per i due Sunesi (leggi comunque Onimaro)


    Una volta atterrati numerosi dei vostri compatrioti si sarebbero sgranchiti le gambe facendo stretching o scambiandosi saluti ed incoraggiamenti in brevi camminate. Il vostro arrivo coincideva con l’inizio di un elevato brusio di sottofondo che avrebbe parzialmente rotto il silenzio in cui giaceva la foresta ed il resto dell’accampamento. Molti Konohani poi, curiosi di vedere i loro futuri alleati, erano accorsi in massa per vedere il vostro atterraggio, anche se venivano costantemente invitati a ritornare ai loro posti per non creare ulteriore confusione.

    Infatti l’accampamento era stato diviso in tre parti: una parte ospedaliera, in cui medici ed infermieri stavano preparando farmaci, medicinali e sale operatorie varie per intervenire nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno; una parte dedicata al ristoro delle truppe Konohane ed una parte dedicata al ristoro delle truppe Sunesi. Konohani e Sunesi quindi non si sarebbero mischiati, non all’inizio per lo meno, e non si sarebbero nemmeno visti, se non da lontano, questo perché il reparto aereo Konohano era stato addestrato in una certa maniera, così come quello Sunese, pertanto era necessario non intralciarsi a vicenda. E poi bisognava assolutamente mantenere l’ordine ed il silenzio.

    Dopo qualche minuto tuttavia la folla pian piano si sarebbe zittita, rendendosi conto che ad attenderli vi era l’Hokage in persona. Egli, accompagnato da un paio di sottoposti, allargando le braccia verso di voi, avrebbe iniziato a parlare con tono amichevole e irto di benevolenza.

    Shikaku: Amici di Suna, finalmente siete giunti da noi, vi attendavamo con impazienza. Sin dal momento in cui ho ricevuto il vostro avviso di compartecipazione a questa battaglia mi si è riempito il cuore di felicità e gratitudine, ma ora, vedervi qui con i miei occhi, mi da una sensazione di soddisfazione e magnificenza. E con questi sentimenti vi do il benvenuto nel Paese del Fuoco a nome mio e di tutta Konoha che è fiera e lieta di avervi al suo fianco, per l’ennesima volta, al sorgere di una terrificante guerra contro lo Shogunato del Nord.

    Vi daremo informazioni dettagliate a riguardo più tardi, immagino che ora sarete stanchi ed affaticati, oltre che affamati ed assonnati, pertanto non voglio annoiarvi in inutili chiacchere o convenevoli. Sappiate solo che abbiamo allestito un mini banchetto e delle camere da letto per tutti coloro che desiderino ristorarsi prima della battaglia. Spero sarà tutto di vostro gradimento. I miei collaboratori vi indicheranno dove andare, chiedete a loro per qualsiasi cosa abbiate bisogno.

    Vi rammento che l’attacco partirà all’alba, pertanto alle 5 e mezza in punto vi invito a ritrovarvi puntualmente in questo esatto luogo dove siete atterrati. Detto questo, vi ringrazio ancora una volta e vi auguro un buon riposo.


    Pronunciate codeste parole il giovane Kage se ne andò. Aveva ancora molto da organizzare e pianificare. Erano le 2 di notte, avevate a disposizione ancora 3 ore più o meno, più che sufficienti per prepararvi al meglio e come spiegato vi era un capannone in cui avreste potuto apprezzare la cucina Konohana ed un altro con stanze e materassi. Qua e la vi erano anche delle capanne per chi avesse invece preferito dormire all’aperto, coccolato dal venticello della foresta. Di certo non potevate lamentarvi dell’accoglienza.

    [Da questo momento in poi Tenma puoi anche andare da Masahiro per scambiare quattro parole. Avete carta bianca. Potete descrivere come passate queste 3 ore, con ansie o preoccupazioni se ne avete o se invece l’idea vi eccita ecc.. insomma, siete completamente liberi. Nel caso in cui iniziate il discorso non vi preoccupate, descriverete più avanti, magari in un prossimo post, come condurrete la serata prima dell’inizio dello scontro. Volendo Naruke potresti anche dire che perdi Masahiro tra la folla e non lo vedi più.
    In ogni caso non vi verrà rilasciata nessuna informazione aggiunta.]

    Per Onimaro


    Prima dell’arrivo dei Sunesi la vita nell’accampamento scorreva tranquilla, forse perché mancavano ancora parecchie ore e la guerra sembrava lontana, anche se il silenzio che dominava era espressione di una certa tensione di sottofondo. Molti vista l’ora dubitavano persino che sarebbero arrivati i rinforzi.

    C’era chi se ne stava seduto per terra ad affilare le proprie lame o a cuocere qualche spiedino; altri, i più preoccupati, facevano avanti ed indietro, forse pregando gli dei o forse pensando alla propria famiglia o ai propri cari. Tuttavia come in ogni buon campo militare che si rispetti c’erano anche quelli più spudorati, irrequieti e spavaldi che passavano il tempo seduti attorno al focolare giocando a carte o dadi accanitamente, quasi si trovassero in un’osteria notturna, e tenendo ben stretta tra le mani una bottiglia di saké. Facevano un gran fracasso, ma il campus essendo immenso disperdeva i loro schiamazzi. Certo è che quando passava qualche superiore, o peggio, l’Hokage, intolleranti a tali manifestazioni di spudoratezza, si sforzavano di comporre il viso ad un’espressione angelica. Ma infondo anche quello era un modo per scaricare la tensione. Insomma: sensazioni diverse circolavano tra i cuori dei Konohani che comunque sembravano convinti delle proprie doti ed avevano fiducia nella strategia bellica elaborata dall’Hokage. Nessuno dubitava della vittoria.

    Vi erano anche guardie semplici, uomini e volontari di tutte le età e che venivano da tutto il Paese, ma che non erano ninja; sorvegliavano e sistemavano a destra e a sinistra l’accampamento per non far mancare nulla ai soldati. Konoha stava facendo i lavori in grande, infondo lo Stato disponeva di parecchio capitale.

    All’arrivo della “flotta aerea” quasi tutti sarebbero sobbalzati in piedi, indicando i futuri alleati, contenti di vederli. Tuttavia, nonostante provassero ad avvicinarsi venivano invitati a restare nella zona predisposta a Konoha.

    Essendo la zona dei Konohani in mezzo tra la zona dei Sunesi e la zona ospedaliera, se tu, Onimaro, ti fossi avvicinato a quest’ultima (non importa se prima o dopo l’arrivo dei Sunesi, decidi tu) avresti visto una tua nota conoscenza. Lara King, la splendida ragazza doppiogiochista con cui avevi avuto un “indimenticabile” quanto amaro appuntamento se ne stava lì in mezzo con una cartelletta in mano dispiegando ordini a chiunque.

    Lara: Ehi tu! Porta quelle flebo nella capanna 5, mentre tu vai a prendere gli scatoloni all’ingresso! E sbrigati per dio!

    Seria e decisa impartiva ordini come un tiranno e quei poveri uomini, i quali, alla stregua di schiavi, impauriti, eseguivano i comandi pronunciando un tremante “sì signorina!”. Aveva i vestiti coperti dal classico camice lungo e bianco da medico, ma anche in quelle vesti era bellissima e tremendamente sexy come al solito: per le sue “doti” Shikaku le aveva assegnato l’organizzazione del reparto medico. Ella, alzando lo sguardo per un breve istante e girandosi, senza volerlo lo avrebbe incrociato con il tuo, riconoscendoti dalla distanza, e restando fissa su di te per qualche secondo per poi tornare ad impartire ordini. Data la distanza però era difficile interpretare quel tipo di sguardo.
    [Lascio a te la decisione se avvicinarti a parlarle o se fare dell’altro. Anche tu hai carta bianca e massima libertà. Nel caso in cui decidessi di non avvicinarti descrivi solo come passi la nottata]








    Edited by mrxxx - 17/8/2012, 11:33
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Esperto

    Group
    Member
    Posts
    3,377
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    Ho detto la capanna perché siamo in un accampamento... che di solito è fatto di capanne ò_ò
    comunque, modificato
    PS: per il PNG me lo aspettavo e sono contento, avrei dovuto badare a due PG invece che uno xD
    PPS: non mi pare ci fosse un'ordine per i turni o.o in caso cancello e modifico non ho problemi



    png

    •Narrato •Parlato •Pensato
    •Parlato altrui



    Dall'alto l'accampamento era uno spettacolo di architettura e funzionalità. Diviso in 3 sezioni e circondato da un'anello di legno con torrette e bracieri. Doveva essere qualche capacità innata dei ninja di Konoha, erano dei ninja fuori dal comune, veramente fantastici. Se qualcosa andava distrutta non ci voleva nulla per ricostruirla. Nell'aria si percepiva distintamente l'odore di carne sul fuoco, qualcuno doveva placare la fame durante la calma prima della tempesta. Io correvo in direzione est dalla zona di Suna, verso Masahiro. Speravo di riuscire a fermarlo per parlargli e chiedere finalmente aiuto ad un ninja esperto di addestrarmi, avrebbe potuto anche sottopormi a miriadi di prove e test di ogni genere, io non mi sarei mai arreso avrei creduto in me stesso e di sicuro ce l'avrei fatta. Quello era il mio credo ninja: mai arrendersi, lotta sempre per ciò che vuoi , con tutto ciò che hai.
    Poi di punto in bianco una folla di Ninja di Konoha, li riconoscetti dal tipico coprifronte con una foglia stilizzata disegnata sopra, mi travolse: venivano a vedere noi ninja di suna come dei cani incuriositi che vogliono annusarti per conoscerti. Io mi ritrovai tra una folla di almeno 30-40 persone e non appena vidi Masahiro che camminava industurbato decisi di farmi riconoscere. Allargai in fretta le braccia e poi le bloccai altrettanto in fretta arrivando a formare un'arco di 45 gradi con il tronco e le braccia. Avevo smosso una quantià d'aria tale che mi avrebbe permesso di non venir spinto ancora, per l'ennesima volta dai ninja della Foglia. Così dopo aver creato uno "spazio tutto mio" con un colpo di polso lanciai dell'aria verso Masahiro, sperando che si voltasse verso di me e mi riconoscesse. L'aria percorse una decina di metri nella direzione prescelta, poi mi accorsi che la folla mi aveva superato completamente e che non si accorsero nemmeno che venivano spinti dall'aria che avevo mosso intorno a me. E, tutto a un tratto un silenzio calò su tutto l'accampamento, bastò un solo uomo per placare la folla e tutto quell'ammasso di persone. Però dai infondo quell'uomo era, l'Hokage!
    Lo conoscevo di fama ovviamente, come tutte gli altri ninja, ma non avevo idea di quali fossero le sue reali capacità. Senza dubbio era un grande perfezionista e anche un grande genio per coordinare tutte quelle operazioni di smistamento e organizzazione. Un alleato che valeva per 100 persone ma anche un nemico che andava temuto quanto rispettato. Lo cominciai a guardare con occhi meravigliati e pieni di felicità, come se una ragazzina incontra per strada un tizio famoso, super muscoloso e figo oltre ogni immaginazione. Dopotutto
    Poi sorrise e alzò le braccia, allargandole verso tutti noi e parlando con tono amichevole disse:
    Amici di Suna, finalmente siete giunti da noi, vi attendavamo con impazienza. Sin dal momento in cui ho ricevuto il vostro avviso di compartecipazione a questa battaglia mi si è riempito il cuore di felicità e gratitudine, ma ora, vedervi qui con i miei occhi, mi da una sensazione di soddisfazione e magnificenza. E con questi sentimenti vi do il benvenuto nel Paese del Fuoco a nome mio e di tutta Konoha che è fiera e lieta di avervi al suo fianco, per l’ennesima volta, al sorgere di una terrificante guerra contro lo Shogunato del Nord.

    Vi daremo informazioni dettagliate a riguardo più tardi, immagino che ora sarete stanchi ed affaticati, oltre che affamati ed assonnati, pertanto non voglio annoiarvi in inutili chiacchiere o convenevoli. Sappiate solo che abbiamo allestito un mini banchetto e delle camere da letto per tutti coloro che desiderino ristorarsi prima della battaglia. Spero sarà tutto di vostro gradimento. I miei collaboratori vi indicheranno dove andare, chiedete a loro per qualsiasi cosa abbiate bisogno.

    Vi rammento che l’attacco partirà all’alba, pertanto alle 5 e mezza in punto vi invito a ritrovarvi puntualmente in questo esatto luogo dove siete atterrati. Detto questo, vi ringrazio ancora una volta e vi auguro un buon riposo.

    Io che avevo il sogno di diventare Kage, ero meravigliato di fronte alla sua presenza e subito la mia mente cominciò a fantasticare: volevo conoscerlo, apprendere da lui, capire i segreti di un gran capo... ma sapevo che tutto ciò non sarebbe MAI accaduto. Non ho mai conosciuto i kazekage di Suna però sapevo che erano grandissimi ninja anche loro e se un giorno torneranno al villaggio io sarò il primo a chiedere di diventare un loro allievo. Solo quando la mia mente tornò alla realtà mi accorsi di aver perso di vista Masahiro; la mia folata di vento lo aveva raggiunto? se si, avrebbe fatto mente locale e si sarebbe ricordato di me.. oppure avrebbe pensato solamente che qualcuno gli abbia fatto uno scherzo?
    Le persone erano troppe e continuare a cercarlo non aveva senso, così come non aveva senso tentare di trovarlo in una delle postazioni centrali dell'accampamento... l'Hokage aveva detto che altre informazioni sarebbero state divulgate di li a poco. Avevo tempo prima delle 5 così, con l'amaro in bocca e con risentimento per non essere riuscito a dire ciò che dovevo a Masahiro, decisi di andare verso il banchetto preparato per il ristoro di noi Sunesi, nell'ala ovest dello stabile.
    Se il mio vento lo avrà raggiunto e si sarà ricordato di me, forse verrà a cercarmi nella nostra zona riposo. Peccato... mi serve un maestro sennò non riuscirò mai a diventare un ninja come si deve, con l'allenamento autodidatta arrivati ad un certo punto si fa poco
    Arrivai al banchetto, presi il piatto e lo riempii con 3 spiedini di pecora, 3 fette di pomodoro e 2 mozzarelle intere. Dovevo tenermi leggero per la battaglia, anche se in 3 ore avrei digerito tutto...
    Arrivai davanti alla nostra "postazione sonno" molti lettini erano occupati, facevano bene a dormire servivano tutte le energie possibili per la battaglia. Io finii di mangiare e decisi di aspettare altri 10 minuti l'arrivo di Masahiro, se non fosse arrivato sarei andato anche io a riposare prima della battaglia invece, se fosse arrivato, gli sarei andati incontro e gli avrei detto:
    Hey Masahiro, ti ricordi di me? sono Tenma della missione sul fiume, il controllore del vento. Da quel giorno non ho avuto modo di rivederti e da quando ti ho visto in azione mi è subito scattato un pensiero: diventare tuo allievo.
    Sperando in un SI... poi un pensiero fece capolino in quella tempesta di idee: strategie per la battaglia, eccitazione per provare le mie capacità in una battaglia vera e, paura di morire. Quel pensiero mi fece guardare attorno ad occhi spalancati... mi ero scordato di mio fratello! Per fortuna lo zaino con la mia attrezzatura l'avevo sempre portato legato alle mie spalle, altrimenti avrei perso le mie armi da lancio.
    Ma infondo non avevo motivo di preoccuparmi: era un chuunin esperto, se la sarebbe cavata anche meglio senza di me.








    Statistiche e Equipaggiamento

    Vita:200
    Chakra:220
    Energia:gialla
    Distanza:?
    Ferite varie:

    Punti a disposizione:83
    Potenza:15
    Resistenza:10 +10(giubba rinforzata)
    Velocità:18(+2 innata)
    Ninjutsu:20
    Taijutsu:0
    Genjutsu:0
    Innata:20


    Inventario:
    Kunai x 5
    Shuriken x 5
    Lama di Zefiro
    Guanti con Lamina d'Acciaio
    Fumogeni x 5
    Giubba rinforzata
    Fuuma Shuriken - Shuriken del Vento Demoniaco x 2


    Oggetti equipaggiati: Fu-Shuriken + Guanti con Lamina d'Acciaio

    Abilità

    Udito Sviluppato liv1 :*: Potenzia l'udito del 50%, consente di sentire e distinguere rumori molto bassi in un raggio di 15 metri
    Lanciatore di armi lvl2 Il personaggio ha fatto molta pratica nel lancio di kunai, spiedi e shuriken durante il suo passato, risultando in una maggiore precisione. Nel caso del lancio di kunai, spiedi e shuriken si dovrà ridurre la distanza di 15 quando si va ad usare il calcolatore..





    Scheda,modulo e Codice HTML by @Naruke



    Edited by ~naruke~ - 17/8/2012, 17:31
     
    Top
    .
  7. Warwizard
     
    .

    User deleted


    L'arrivo suscitò più interesse e scalpore di quanto non avesse osato pensare, come se molti del Villaggio della Foglia non avessero mai visto i Sunesi o le loro aquile oppure ancora non credessero davvero ai loro occhi e volessero "tastare con mano" la loro effettiva venuta. Ad ogni modo, gli ufficiali superiori di Konoha cercavano di mantenere l'ordine e la disciplina, facendo in modo che gli schieramenti non si avvicinassero troppo per il momento. Il Chuunin e i suoi allievi fecero una breve ricognizione visiva dello spazio attorno a loro e in particolare lui notò come un'intera ala dell'accampamento fosse stata assegnata a loro e agli uccelli che li avevano trasportati fin lì, mentre una analoga era riservata a Konoha e una terza invece fungeva da campo medico, dove tutti gli specialisti nelle capacità curative si sarebbero rimessi e preparati al peggio e ai momenti peggiori dopo ogni battaglia. Con tutta probabilità, Daigoru sarebbe stato riassegnato lì e Akane avrebbe fatto la spola per recuperare i feriti e fare da infermiera. Anche perché se fosse rimasta ferita anche lei, poteva ben immaginare le tremende reazioni di Daigoru... e quelle ancora più terribili che avrebbe potuto riversare su quei maledetti del Butai se solo si fossero azzardati a toccare la sua allieva!
    All'improvviso però una folata di vento più intensa del normale lo investì e lo distolse da quei pensieri, facendolo voltare nella direzione di provenienza. Allora riuscì ad intravedere in mezzo alla folla un altro giovane volto già noto: quello di Tenma Sakuraba, un Genin che aveva avuto modo di conoscere ed apprezzare nel Paese del Fiume, durante una "missione" che aveva poco o nulla dell'ufficiale e molto del personale, per quanto riguardava Masahiro. Come mai avevano permesso ad un Genin così giovane di prendere parte alla guerra? Probabilmente si era imbarcato in maniera semiclandestina ed era per quella ragione che in quel momento si trovava lì.
    Prima che però potesse avvicinarglisi, Masahiro e tutti gli altri Sunesi vennero accolti ufficialmente dall'Hokage in persona, che si dimostrò calorosamente e sinceramente contento di averli lì tutti in quel campo prima dell'inizio di quella prossima battaglia, di nuovo insieme alle soglie di una nuova guerra come già era avvenuto altre volte in passato. E presto, se tutto andava come le voci asserivano, si sarebbero fatti vedere anche gli esperti marinai Kiriani e i nemici di tutti loro: i membri della flotta del Butai. Sperò solo che suo nipote Kyosuke fosse rimasto lontano da tutto quello scenario: ancora doveva crescere e capire che cosa fosse la vita, se mai ci fosse riuscito un giorno, e rischiare di nuovo la pelle contro avversari che una volta erano arrivati quasi ad uccidere lui e la sua compagna di squadra praticamente una settimana prima avrebbe avuto alte probabilità di impedirglielo...
    L'Hokage aveva organizzato le cose per bene e probabilmente tra qualche ora avrebbero saputo meglio tutti cosa fare, dal momento che lo stesso signore di Konoha aveva concesso loro qualche ora per riprendersi prima del briefing a cui sarebbe seguito l'attacco all'alba.
    "Molto bene" rispose lapidario lui, pur senza rivolgersi a nessuno in particolare.

    Quindi tutti più o meno si sciolsero e con la coda dell'occhio vide il giovane Tenma andare verso gli alloggiamenti, forse per rifocillarsi o forse per andare a dormire un po' in vista della battaglia... se ne sarebbe sincerato al momento opportuno: prima doveva parlare ancora un po' con i suoi Genin, finché ne aveva ancora l'occasione.
    "Ragazzi, avete ancora tre ore per stare assieme prima che la battaglia cominci ad infuriare e per allora credo che i nostri ruoli saranno assegnati a seconda del nostro grado e delle nostre competenze: tu Daigoru faresti meglio ad andare a metterti a disposizione degli ufficiali medici, perché presto potremmo aver bisogno tutti del vostro intervento. Tu kane credo che dovresti aiutare i medici e restare in seconda linea pronta a raccogliere i feriti: potrà sembrarti un ruolo marginale, ma non è affatto così, perché la sopravvivenza di alcuni shinobi potrebbe dipendere dalla tua velocità e dalla tua capacità di portare chi ha bisogno di cure da chi può fornirgliele." Fece una piccola pausa, poi guardò il cielo e aggiunse: "Dovrebbero essere più o meno le due di notte e il briefing è all'alba, quindi fino ad allora non credo che avrete modo di essere distrubati... sfruttate ogni momento per stare assieme in pace, ragazzi miei, perché dopo non credo che sarà molto facile."
    I due Genin in un primo momento non sembrarono cogliere il significato sotteso a quelle parole, ma poi si guardarono negli occhi e sembrarono comprendere. Il Chuunin allora si voltò e fece loro un cenno di saluto con la mano, diretto verso l'area di ristoro dedicata ai Sunesi.
    "Sempai, vai a riposare?" chiese all'improvviso Daigoru.
    "Non esattamente: lo sai che sono insonne quando sono lontano dalla mia famiglia e che meno di tre ore di sonno non servono a un granché. Se ci provassi, è molto probabile che mi stretterei di più a cercare di dormire che non a rimanere sveglio. Andrò a mangiare qualcosa, se qualcosa è rimasto e poi andrò a vedere cosa si può fare prima della battaglia."
    "Buona attesa, sempai" ripose dopo qualche istante Akane.
    "Altrettanto a voi, giovani" ribatté lui allontanandosi definitivamente. *Cercate di essere felici, voi che potete...* avrebbe voluto aggiungere come ultimo commiato, ma quelle parole erano già state scritte in una lettera che Izumi avrebbe aperto solo se e quando fosse giunta la notizia confermata della sua morte. Anche se non a parole, sapeva che i suoi addii non sarebbero rimasti dentro di lui e quindi era sereno.
    Poco dopo, il Chuunin si ritrovò nelle "cucine" dell'accampamento e si ritrovò a mangiare dell'ottima selvaggina ben cotta, prelibatezza che nel deserto non si poteva certo definire facile da trovare. Non prese una porzione sufficiente ad abbioccarsi, ma dopo un'intera giornata di volo forzato senza neanche una sosta per rifocillarsi, quel pasto ci voleva proprio. E lui, a differenza di tanti altri, non aveva molti problemi a tenere letteralmente il piatto in caldo e a mantenere così intatto il sapore del cinghiale.
    Quando ebbe terminato il suo pasto, restituì il piatto ai cucinieri e si rialzò per cercare un altro ragazzo con cui parlare. non ebbe però bisogno di fare molta strada, perché fu praticamente lui a trovarlo e a chiedergli qualcosa che non si aspettava in quel momento.
    Si prese quindi qualche istante prima di rispondergli: "Se sopravvivremo a questa guerra, cercherò di insegnarti quello che posso trasmetterti: ho già due allievi e sono venuti con me, ma ormai il loro tirocinio è pressoché completo e il loro livello è ormai cresciuto abbastanza da farmi presumere che questa guerra forse per loro sarà l'occasione per dimostrarsi abili abbastanza da diventare dei Chuunin a pieno titolo."
    In tal modo, i suoi ragazzi avrebbero potuto crescere ancora e diventare essi stessi esempi e maestri a loro volta per nuovi giovani shinobi pronti a percorrere una via di cui ancora non avrebbero saputo né sospettato molto.
    Con quelle parole aveva cercato di essere chiaro e onesto con il ragazzo del vento e allo stesso tempo di dargli un motivo in più per sopravvivere. se davvero avesse voluto imparare qualcosa da lui, non avrebbe potuto farlo da dentro una bara...

    Una volta finito di parlare con Tenma e magari rassicurarlo su ciò che li attendeva, Masahiro si sarebbe messo a disposizione degli ufficiali superiori. Se questi ultimi non avessero avuto nulla da fargli fare, avrebbe trovato un posto sopraelevato che gli permettesse di osservare oltre le mura esterne e quindi avrebbe implicitamente dato una mano a tenere la situazione sotto sorveglianza dal lato del mare: la sua capacità di vedere perfettamente in qualsiasi condizione di luce o di buio si sarebbe rivelata ancora una volta ideale per simili esigenze.
    Poi, presto o tardi, dopo una marea di riflessioni sul presente e pensieri rivolti verso chi lo aspettava con ansia a casa, sarebbe giunta l'alba... forse un po’ troppo presto per i due Genin innamorati, ma in fondo quell'alba sarebbe giunta troppo presto per tutti, forse per il mondo intero, che, a differenza di Masahiro Moritsune Akechi, ancora non sapeva bene cosa stesse rischiando e contro chi.
     
    Top
    .
  8. MC Vem
     
    .

    User deleted



    Onimaro Uchiha


    tumblr_m7w3puNggS1r6bq5ho1_250

    CITAZIONE
    Parlato
    Pensato


    Nulla pare scuoter l'animo dell'uchiha, nemmeno la paura della guerra da tutti temuta, perchè non vede il rischio di morte in essa, no anzi, vede solo la via per il successo.

    Fa si che il lento trascorrere del tempo non risulti troppo pesante e quindi si mette ad affilar la katana, ma tale attività non può durare a lungo ed essendo Onimaro arrivato abbastanza presto dovrà trovarsi altro da fare. Lascia le armi nella sua zona dell'accampamento e si mette a visitarlo tutto.
    Diverse sono le persone che incontra e diversi sono i modi che queste hanno di passare il loro tempo. C'è anche chi è terrorizzato all'idea, e l'oscuro jonin legge nelle faccie di questi.
    Vorrebbe incazzarsi ma non vuol perdere tempo così. Nel suo passeggiare trova anche degli ubriaconi, vorrebbe mettersi con loro a festeggiare questo si sà, ma non è certo in mezzo agli sconosciuti che vuole passare la notte prima della guerra, li piacerebbe restare in silenzi oa scrutar il cielo e a meditare.
    Nel suo camminare si ritrova ad odir il parlottare degli uomini che blaterano dell'arrivo di una qualche particolare flotta alleata. Subito va a pensare a Kiri il giovane, sperando anche che si tratti di quel villaggio visto che lo apprezza molto per diversi motivi.

    Ma se questa flotta arriva volando certo non si tratta di Kiriani, beh spendere un pò di tempo per vedere chi ci aiuterà non è male, anche perchè non ho proprio un cazzo da fare...

    Assiste al loro arrivo, in silenzio e con lo sguardo glaciale, come se fossero dei rivali, sguardo che va a posarsi su gente che appare poco esperta, probabilmente dei henin. Poi si delizia con il discorso fatto dall'Hokage che come al solito da il meglio di se con le parole. Indi fa le sue riflessioni sui Sunesi e su come possono aiutare gli shinobi di Konoha.
    Finito il discorso lascia il tempo a tutti di fare ciò che meglio credono, e Onimaro osserva Shikaku mentre si allontana per andare chissà dove.
    Shikaku ha la mia età, nonostante sia un'Hokage è pur sempre un ragazzo, dovrei andare a aparlar con lui, sono curioso di sentire la sua opinione, e poi li chiedo se mi fa comandare quaolche gruppo di jonin haha

    Ride nella sua testa mentre il viso resta delizioato per la bella idea venutali.
    S'incammina quindi per cercar di avvicinarsi al nobile uomo ma la grande quantità di persone che li stanno davanti li ffanno perdere le tracce e si ritrova infine nella zona dei medici.

    Nah, che nervoso! Ho perso l'occasione di parlare con Shikaku...

    Pensa mentre che passando al fianco di una tenda nota una conoscenza molto popolare e poppona.
    In silenzio resta ad osservarla mentre che da ordini, sisi è una eccitante giovanotta che è sprecata a fare il medico, dovrebbe occuparsi di pornografia di alto livello, o almeno questo è ciò che pensa l'Oni che ha una mente abbastanza particolare.

    Fa un passo avanti nella tenda:
    Oioioi, l'affascinante Lara in tutto il suo splendore...Sei particolarmente bella quando dai gli orndini! però il camice ti va un pò stretto intorno al petto
    Ed effettivamente è vero le sue poppone stanno proprio strette in quel camice.
    Vediamo ora come risponderò la bellissima dottoressa di Konoha.







    Stat


    Punti a disposizione: 219
    Potenza:25
    Resistenza:5
    Velocità:59
    Ninjutsu:50
    Taijutsu:
    Genjutsu:
    Innata:80



     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    OFF GDR:
    -Naruke non era una questione di capanne XD E che War non aveva proprio detto che andava verso una capanna e se non lo dice lui non puoi dirlo nemmeno tu. Stessa cosa vale per Ardy: non ho mai detto che Lara entrava in una capanna.



    Per Onimaro


    E’ vero quello che avevi detto a Lara riguardo il suo abbigliamento, ma nessuno prima di te aveva mai avuto il coraggio di dirglielo: con il suo caratterino rischiava di fare una brutta, bruttissima fine. Già perché tu l’avevi conosciuta in un'altra maniera, non avevi avuto ancora modo di apprezzare (o disprezzare) a pieno il suo spirito carismatico: quando in ballo c’erano questioni importanti, come la guerra, lei diventava seria ed erano guai a non seguire i suoi ordini. Nel sentire quelle parole quindi, uno di quei facchini che stava portando i vari scatoloni alle capanne e che per caso passava di lì, avrebbe deglutito della saliva, spaventato per te, anche se non si sarebbe soffermato molto. Lara d’altronde non appena ti vide mantenne il suo sguardo accigliato, quasi menefreghista anche se non particolarmente avverso.

    Lara: Lo sai che non potresti girare qui intorno? Comunque hai ragione, è un po’ stretto, ma vedi, ci sono molto affezionata a questo camice, ce l’ho da quando ho iniziato la mia attività di medico. Detto questo..

    Disse girandosi e dandoti le spalle, scuotendo i lucenti e profumati capelli quasi volesse sembrare vanitosa e superiore. Non aveva capito che tu intendevi che il camice fosse stretto per via dei suoi seni, o forse aveva capito ma aveva sorvolato.

    Lara: Credo dovresti andartene. Abbiamo parecchio lavoro da fare qui, non vogliamo nessuno tra i piedi.

    Tuttavia, mentre entrava in una tenda lì vicino, senza voltarsi e dandoti le spalle avrebbe comunque pronunciato le seguenti parole.

    Lara: Vedi comunque di non farti uccidere.

    E suonavano dannatamente strane quelle parole, non tanto perché fossero state pronunciate con tono diverso, magari un poco più dolce, no, il tono era simile a quello di prima anche se meno aggressivo. Tuttavia erano strane perché fino ad adesso sembrava essere stata sulla difensiva, quasi come se non gli importasse nulla di te, mentre adesso quelle parole testimoniavano il contrario… forse.

    In ogni caso avevi potuto osservarla da vicino e nonostante la guerra fosse alle porte lei esteticamente si presentava sempre perfetta, portando un top rosso, che lasciava scoperto l’addome e risaltava, come già ampiamente sottolineato da te, le enormi tette, ed un paio di shorts neri, anch’essi attillati e che facevano risaltare le sue curve. Peccato per il camice che ne copriva parzialmente la vista. Da notare però che non aveva i soliti taccozzi, ma un paio di sandali aperti, molto più comodi, ma pur sempre molto femminili. Era davvero stupenda.

    [Ora decidi tu cosa fare, se decidi di troncare qui la scena con lei che entra nella capanna e tu che ne vai (magari gli dici qualcosa prima, vedi tu) non c’è problema e continui con la parte sotto.
    Invece, se decidi di portare avanti questa scena (tipo che entri nella capanna dove è entrata lei) da adesso porterai avanti due scene (magari tracci una bella linea come questa qui sotto per dividerle), tanto prima o poi devi andare comunque andare a combattere, mica puoi stare tutto il tempo con lei XD. Altrimenti mi toccherebbe far star fermi gli altri e non mi sembra il caso.]



    Per tutti quanti


    Tra un’attività e l’altra, tra un incontro e l’altro, il tempo sarebbe passato abbastanza velocemente ed anche i ninja più spensierati avrebbero pian piano smesso di far baldoria o rumori vari e si sarebbero chiusi in loro stessi, nei loro pensieri, per concentrarsi e caricarsi. Lentamente il silenzio sarebbe relativamente tornato a posare il suo manto su quei ninja quella notte, sin quando un suono lo avrebbe di nuovo spodestato. Più precisamente si trattava del suono di una sirena, che di fatto sarebbe stato il segnale per spronare tutti a raggiungere la spiaggia, come previsto, dato che erano già le 5 e mezza di mattina. Essendo Konoha e Suna divisi nell’accampamento ci sarebbero state due strade separate per l’uno e per l’altro. In ogni caso alla fine delle stesse i guerrieri si sarebbero finalmente ritrovati insieme.

    Una volta arrivatovi, ad attendervi ci sarebbe stata una schiera di ninja già disposti in fila, nel massimo ordine. Essi erano disposti in due file, una Sunese ed una Konohana appunto, ed erano i reparti di volo dei due Paesi, dato che ogni ninja aveva accanto a se un “velivolo animale” di grosse dimensioni. In particolare i Sunesi avevano i tipici falchi ed aquile del deserto, animali dignitosi e di tutto rispetto, mentre assai più “bizzarri” erano gli animali dei Konohani: avevano una grandissima varietà di insetti giganti, quali api, calabroni, libellule, coleotteri vari, ecc.. Qualcuno avrebbe potuto trovarli disgustosi, ma erano più utili di quanto si potesse pensare. Insomma, il clan Aburame era stato convocato in massa.

    Più avanti poi stavano due personaggi popolari che sicuramente conoscevate. Uno era l’Hokage Shikaku Nara, il quale aveva alla sua sinistra un masso di roccia gigante, dal diametro di due metri, enorme, pesantissimo e completamente coperto di carte bomba, centinaia di carte bomba. Chissà a che sarebbe servito. Il secondo era un altro uomo altrettanto famoso: l’ex Hokage Nakashima Uchiha. Quest’ultimo era sparito dalla circolazione per moltissimo tempo dopo gli spiacevoli avvenimenti del Levithano ed aveva abdicato spontaneamente a favore del Nara, il quale però era andato a parlargli ribadendo la stima che aveva nei suoi confronti ed il fatto che comunque restava un emblema ed una colonna portante per Konoha. Da qui la decisione dell’Uchiha di tornare in prima linea a difendere Konoha, come sottoposto del nuovo Hokage però, senza alcun rimpianto o rimorso. Anzi, sembrava visibilmente rilassato. Gli aveva fatto bene la pausa che si era preso.

    Quando ci sarebbero stati tutti l’Hokage avrebbe sbattuto un paio di volte le mani per attirare l’attenzione e successivamente avrebbe iniziato a parlare, mentre il mare alle sue spalle faceva da sottofondo acquatico.

    Shikaku: L’ora è giunta signori, l’ora è giunta e sono orgoglioso di vedere davanti a me ninja pronti a tutto pur di difendere il proprio Paese, il nostro Paese. E mi sento ancor più onorato ad avere accanto questi impavidi Sunesi che hanno in pochissimo tempo attraversato l’intero deserto per giungere a darci manforte: non ci scorderemo, ve lo posso garantire. Quest’oggi scriveremo una pagina di storia, questo giorno verrà ricordato come il giorno in cui è stato sferrato un repentino contrattacco alle forze bramose ed avide dello Shogunato, ma prima di spiegare le ali è bene che vi esponga qual è esattamente la situazione e quale sarà la strategia di attacco.

    Qualche chilometro a largo di questa costa, a poco meno di un’ora di distanza ci sta una flotta di circa venti navi del Butai, anche se non sappiamo con esattezza che tipo di equipaggiamento vi sta dentro. Probabilmente si tratta di pirati, mercenari del mare Orientale con ninja dello Shogunato. Tuttavia non saremo soli in questa guerra: Kiri sarà con noi. Il Mizukage e la sua flotta attaccheranno da Est mentre noi attaccheremo da Ovest: dovremo fare da diversivo in modo tale che i Kiriani possano avvicinarsi abbastanza per prendere le navi nemiche a cannonate. Inoltre attaccando da due fronti diversi l’obiettivo principale è quello di chiudere il nemico in una morsa.

    Per questo motivo ed anche per non intralciarci, il reparto aereo Konohano e quello Sunese lavoreranno separatamente, in modo da attaccare da destra e da sinistra, senza dare punti di riferimento. I due reparti saranno guidati rispettivamente da me e da Nakashima. Adesso però voglio che chi è sprovvisto di un mezzo volatile si accoppi con qualcuno. Massimo tre persone per volatile, non di più.


    Avrebbe quindi aspettato qualche minuto affinché tutti si sarebbero trovati un partner per il combattimento. Proprio in quel momento però arrivò accanto all’Hokage un personaggio tutto incappucciato, misterioso, tanto che addirittura possedeva una maschera per celare il suo viso. Probabilmente per voi Sunesi era la prima volta che vedevate un figuro del genere, così emblematico, mentre i Konohani sapevano perfettamente che si trattava di un Anbu, un membro dei servizi segreti. Egli portava notizie circa la missione di infiltrazione e recupero che si stava svolgendo e che lui stesso aveva orchestrato […]



    Per Onimaro: Quello stesso Anbu, dopo aver parlato qualche minuto con l’Hokage sarebbe venuto verso di te con passo deciso.

    Anbu: Onimaro Uchiha vero? L’Hokage vuole che tu cavalchi con me.

    E successivamente avrebbe tirato fuori pennello e foglio ed avrebbe disegnato un’aquila. Chiudendo dei seal la stessa aquila avrebbe preso forma, diventando tridimensionale e tangibile. Spettacolare vero?

    CITAZIONE
    Chōjū Giga - Super Beasts Imitation Picture (Grande Aquila)
    Tipo: Hijutsu
    Villaggio: //
    Richiede Manipolazione dell'Inchiostro liv. 4
    Tramite questa tecnica, il portatore è in grado di disegnare con il pennello imbevuto di inchiostro sulla pergamena bianca e dar vita ai propri disegni utilizzando il chakra. Le creazioni hanno velocità del portatore
    Le creazioni prenderanno la forma di una grossa acquila, apertura alare di 8 metri e lunga 4 metri dal becco alla coda. L'acquila di solito non viene utilizzata per attaccare il nemico, ma come mezzo di trasporto.
    In ogni caso, gli artigli e il becco del costrutto infliggeranno un danno fisso pari a 15
    Superati i metri di controllo concessi dall'innata, l'aquila perderà consistenza.
    [Consumo: Elevato]

    Per Masahiro: Un uomo vicino a te, coperto in volto per via di un tipico turbante Sunese, ti avrebbe chiesto se avevi un compagno. Avresti cavalcato con lui sopra ad un avvoltoio, creatura insolita. L’uomo inoltre pareva molto taciturno ed introverso, non avrebbe intavolato discorsi a meno che tu non avresti fatto la prima mossa.

    Per Tenma: Tu eri davanti rispetto agli altri ed inaspettatamente l’ex Hokage in persona ti avrebbe fatto cenno con il dito indice di avvicinarti.

    Nakashima: Ehi tu, ragazzo! Vieni, tu cavalcherai con me.

    E come potevi rifiutarti, non era forse il tuo sogno conoscere un Kage? Avreste cavalcato sopra un enorme falco.

    CITAZIONE
    Falco Gigante
    Un grosso falco alto 6 metri e di apertura alare di 10 metri. Fondamentalmente si tratta di un grosso volatile, possiede quindi istinto animale, non può parlare nè comunicare informazioni all'evocatore. Tuttavia comprende ed esegue i comandi vocali del suo evocatore. Possiede dei grossi artigli lunghi almeno un metro e mezzo [danno fisso 30] e un becco appuntito che usa per lacerare le sue prede [danno fisso 30]
    Forma base 70 punti

    Stat:
    Potenza: 70
    Resistenza: 40
    Velocità: 100

    A quel punto Shikaku avrebbe ripreso a parlare.

    Shikaku: Bene, mi sembra che nessuno sia rimasto solo. Il primo assalto sarà un "mordi e fuggi". Non si aspetteranno un attacco aereo pertanto passeremo sopra di loro e li bombarderemo con ogni arma o jutsu che sia. Alla seconda tornata invece coloro che non hanno un volatile saranno scaricati sulle navi per assaltarle ed impedire ai tiratori di sparare contro ai volatili stessi. Gli altri continueranno i loro attacchi aerei.

    Dunque signori miei spronate i vostri animi, dimenticate paure e pensieri, ed usate tutta la tensione che sono sicuro avete dentro per forgiare uno spirito indomabile ed irriducibile, quello spirito che ha permesso al nostro Paese di uscire sempre da vincitore, il famigerato e decantato “spirito del fuoco” che risiede in ogni abitante del Paese del Fuoco! Anche voi Sunesi non tremate, non temete, cavalchiamo insieme e la vittoria sarà nostra, cavalchiamo nei cieli con la consapevolezza che l’unione e la fratellanza reciproca ci aiuteranno a riportare la pace e la giustizia! Cavalcate con me ed insieme conquisteremo la gloria! Conquisteremo la vittoria!


    Era stato un crescendo il discorso dell’Hokage, ed a quelle ultime parole sarebbe seguito un epico urlo guerresco a cui anche voi non avreste potuto sottrarvi.

    Successivamente l'Hokage avrebbe eseguito la tecnica dell'evocazione e di fronte a lui sarebbe comparsa una creatura angelica e mostruosa al contempo, la quale avrebbe emesso un poderoso ruggito verso il cielo, facendo persino indietreggiare gli altri animali evocati e pure qualche ninja. Era uno dei suoi temibili angeli decaduti, una creatura infernale, così come infernale era la battaglia che stava per scaturire.

    CITAZIONE
    Lariwk – Dispensatore di Morte – Emissario dell’Inizio
    LOTR_Fell076_Uruk-Hai
    Forma Base (70 punti): Uomo massiccio e muscoloso, con una pelle squamosa dal colorito grigio-nero. Alto 15m, possiede un paio di ali nere dall’apertura di 10m ognuna (20m totali) che gli consentono di volare in modo indisturbato. Data la grande mole e la sua postura leggermente gobba, può essere cavalcato: è in grado di trasportare sulle sue spalle o comunque sulla schiena sino ad un massimo di 2 persone senza alcun problema, le quali potranno tenersi ad un'apposita catena (una sorta di guinzaglio) legata al suo collo. Ha denti lunghi ed affilati i quali causano con un morso un danno fisso di 20 punti vita più la formula pot-res. Essere puramente istintivo e malvagio, a tratti stupido, in quanto non è capace nemmeno di parlare, risulta essere una perfetta macchina da guerra in quanto tende ad attaccare chiunque gli stia davanti. Recepisce solamente gli ordini del suo evocatore verso il quale ha una fedeltà assoluta.

    Potenza: 100
    Resistenza: 50
    Velocità: 110

    La creatura era ammaestrata dal suo evocatore mediante delle catene che gli correvano attorno al collo, inoltre avrebbe preso senza alcuno sforzo apparente quel masso-bomba che stava accanto all'Hokage.

    Eppure l'orizzonte era calmo, piatto, il sole non era ancora sorto dal mare, tuttavia già alcuni raggi spuntavano fuori e voi gli andavate incontro. Era la tipica quiete prima della tempesta.

    Per Tenma: L'ex Hokage sarebbe stato il primo a parlarti.

    Nakashima: Di un pò.. Come ti chiami giovanotto? Sin ora non ho visto nessuno più giovane di te.

    Ecco perchè ti aveva scelto: voleva compensare la tua probabile inesperienza, non voleva che un giovane coraggioso come te morisse in una guerra che nemmeno aveva iniziato. Grande cuore aveva questo Hokage.

    [Concludete il post mentre siete in volo, appena partiti. Sul volatile sarete solo voi ed il vostro compagno. Partirete in massa quindi avrete tutti gli altri vicino. I Sunesi seguiranno Nakashima, i Konohani Shikaku, ma per adesso viaggiavate parallelamente. Per il resto carta bianca.]








    Edited by mrxxx - 22/8/2012, 09:59
     
    Top
    .
  10. Warwizard
     
    .

    User deleted


    Le ore successive al breve colloquio con Tenma trascorsero relativamente veloci: dalla posizione che era riuscito a trovarsi, aveva osservato sia l'esterno sia l'interno dell'accmpamento ed ebbe quindi modo di vedere i vari crocchi di persone passare il tempo a cercare di divertirsi un po' prima che la tensione arrivasse a livelli troppo alti, se i ragazzi non dormivano.
    Daigoru e Akane erano spariti da qualche parte e di sicuro stavano approfittando del poco tempo che rimaneva loro per amarsi e confortarsi a vicenda, prima che la battaglia arrivasse a prendere il sopravvento. Provava una leggera punta di invidia nei loro confronti, ma era soprattutto angoscia quella che maggiormente provava: i due ragazzi erano molto più giovani di lui, erano innamorati e meritavano di essere decisamente più felici di quello che lui sarebbe mai stato, eppure erano lì, giunti pronti a dare manforte di fronte al pericolo. Se avesse dovuto piangere, lo avrebbe fatto di certo per loro, che non meritavano certo tale infausta sorte, ma anzi avevano ogni sacrosanto diritto ad avere un mondo migliore in cui vivere e far nascere e crescere i loro figli. E lui non aveva neanche la più pallida ombra di diritto di metterli in pericolo, così come Zero doveva solo provare a fare loro del male: se non fosse riuscito a proteggerli come non era riuscito a fare niente per impedire il rapimento di Kumiko, avrebbe impiegato tutta la vita a vendicarsi e a portare giustizia contro quel maledetto, avesse dovuto impiegarci tutta la vita per riuscirci!
    Ma avrebbe cominciato quel giorno stesso con il Butai, con il respingere quella flotta che minacciava le terre di Konoha. Più e meglio fossero riusciti a respingere quei bastardi conquistatori, meno forze Zero avrebbe potuto impiegare per qualsiasi fine malato avesse in mente quel vero e proprio folle e più il loro potere si sarebbe rinsaldato. Alla fine, la sua folle ambizione avrebbe avuto i giorni contati, così come la sua spregevole vita!

    Una sirena tirò giù quelli che riposavano dalle loro brande e non gli volle molto prima di capire che quel segnale era un'adunata generale lungo la spiaggia. Quindi il Sunese saltò giù e si avviò lungo la strada predisposta per tutti gli ospiti di quell'accampamento, arrivando in pochi minuti sulla spiaggia, in tempo per vedere in prima fila un gruppo di shinobi di entrambi i Paesi che già avevano preparato le loro cavalcature aeree: i suoi compatrioti mostravano falchi, aquile giganti e persino qualche condor un po' troppo cresciuto, mentre i padroni di casa erano in grado di mostrare un vasto campionario di insetti giganti, bizzarri, ma allo stesso tempo pericolose.
    Quando l'adunata fu completa, il Chuunin si avvide del fatto che Tenma era riuscito in chissà qual modo a portarsi in primissima fila per riuscire ad ascoltare il successivo discorso dell'Hokage. Quell'uomo ci sapeva fare con i discorsi, non lo si poteva negare, e riuscì a smuovere anche il suo animo, colto dalla rabbia fino a quel momento, e a caricarlo con una tempra battagliera ben diversa.
    L'uomo aveva elaborato un buon piano d'azione e il campo era aperto a diverse azioni possibili, ma con un'unica necessità fondamentale: mantenere una manovra a tenaglia coordinata, in modo da riuscire a disorientare le forze nemiche e ad impedire azioni massive e coordinate. Un ottimo piano, considerando soprattutto la doppia fase del loro piano d'attacco, la prima delle quali sarebbe poi risultata una tenaglia nella tenaglia.
    *Un'idea piuttosto valida...* si disse mentre riconsiderava l'intera strategia e capiva se e cosa poteva apportarvi di proprio. Nel mentre venne raggiunto ed affiancato da un individuo abbastanza taciturno di cui non sapeva molto e che cavalcava un bizzarro avvoltoio. Una bestia che ovviamente sapeva il fatto suo e che non si poteva dire estranea all'ambiente del deserto, ma che con il clima del Paese del Fuoco e soprattutto con il mare avrebbe dovuto avere non poche difficoltà di adattamento. Stranamente, invece, quell'animale non sembrava minimamente risentirne e il fatto che fosse sulla sabbia della spiaggia non era una spiegazione che potesse reggere molto bene. Ad ogni buon conto, lui era privo di un compagno di volo e quindi non aveva motivo di rifiutare l'offerta, a parte l'insolita natura della cavalcatura.
    Quando fu vicino il mometno di partire, l'Hokage compose alcuni sigilli e dal nulla comparve una creatura inverosimile, brutta come il peccato e più spaventosa ancora, tanto che tutte le bestie e gli shinobi dal cuore più debole indietreggiarono a sentirne il ruggito.
    La creatura poi si caricò l'enorme macigno interamente ricoperto di carte bomba che aveva notato all'arrivo sulla spiaggia e fu forse quella stessa creatura grottesca ad iniziare l'avvicinamento al nemico, in un'atmosfera quasi surreale di buio che precedeva l'alba di pochissimi istanti. Masahiro, ormai forgiato da incontri ed eventi della più varia natura e specie, riconobbe all'istante quella situazione: l'inquietante quiete prima della tempesta, foriera della più grande agitazione e preludio alle battaglie più dure.
    Come da piani, i ninja di Suna si alzarono in volo e si accodarono in formazione dietro alla cavalcatura di una figura di cui aveva più che altro sentito parlare, ma che aveva voluto spesso incontrare dopo gli eventi che lo avevano visto protagonista a Rou: Nakashima Uchiha, il precedente Hokage che aveva combattuto contro il Leviatano e che era stato al fianco e poi contro Koike Matsuura, il fratello di Kumiko e maestro di Ai, Makoto e Zero. Molte erano le domande che si era posto fin da quel giorno e solo lui, il Mizukage Kyle Spring e il Kokage di allora, Subuza, avrebbero forse potuto fornirgliele... ammesso che volessero condividerle con un semplice Chuunin interessato alla verità.
    Con sorpresa, vide che dietro alla famosa figura si trovava Tenma. Sorrise fra sé sotto la maschera al vedere quella scena. *Tu guarda che roba: quello che voleva diventare il mio terzo allievo è ora alle spalle di un ex Kage... spero che saprà tutelarlo in battaglia dal suo stesso entusiasmo.*
    Tuttavia non era ancora il momento di parlare con loro, quanto piuttosto di rivolgersi al suo accompagnatore: non si conoscevano e quindi forse non avevano motivo di fidarsi l'uno dell'altro per più del tragitto necessario, ma sarebbe stato comunque opportuno che lui sapesse qualche dettaglio importante per la manovra che stava per cominciare: "Devi sapere una cosa: io mi chiamo Masahiro e sono un Devir. Se vuoi puoi chiamarmi tale, ma il dettaglio importante è un altro: io manipolo il fuoco, quindi cerchiamo un punto debole nella nave nemica più vicina alla tua rotta di volo e con un po' di fortuna scatenerò un incendio sul vascello prescelto. Il resto lo lascio a te al tuo avvoltoio."
    Conoscendo un po' le abitudini e le capacità naturali di simili bestie, aveva un'idea su cosa aspettarsi dall'uccello. Il resto avrebbe dovuto metterlo lui. Ed era ben pronto a farlo. Forse Tenma gli sarebbe stato vicino nella seconda fase del piano o forse no: l'importante era riuscire a dar fuoco alla nave nemica... e aveva già in mente un paio di tecniche efficaci per riuscirci.
     
    Top
    .
  11. MC Vem
     
    .

    User deleted



    Onimaro Uchiha


    tumblr_m7w3puNggS1r6bq5ho1_250

    CITAZIONE
    Parlato
    Pensato



    Il colloqui con la bella dottoressa non dura tanto, giusto il tempo di farsi cacciare via da quella donna che ad un certo punto pare cambiare atteggiamento nei confronti del jonin, sembra quasi levarsi di un muro dicendo una frase per la quale appare quasi preoccupata per lui.
    Andrebbe poi a ormular risposta, prima che la donzella possa andarsene via, impegnata dal suo lavoro.
    Sarò comunque contento perchè sia che vada bene o male sarai la prima che mi vedrà...
    Dice per poi scomparire con un rapido scatto.
    Beh effettivamente ha ragione, quando torna dovrà sicuramente essere curato, e se invece ci lascia le penne comunque passerà dai medici, quindi Lara sarà la prima a vederlo.


    Il tempo passa con una velocità soggettiva, diciamo che onimaro si è molto annoiato e pr lui è durato anche troppo quell'attendere.

    Ora è tempo di un discorso, che è più fondamentale di ogni arma data in mano ad un soldato, in questo caso saranno le parole dell'Hokage a crear l'atmosfera. Una cosa, prima ancora che Shikaku apra bocca fa squotare Onimaro: La presenza di Nakashima Uchiha.
    Sguardo del ragazzo che lascia trasparire un pò di rabbia, ma resta comunque abbastanza limpido nel fissare quell'uchiha.
    Nakashima Uchiha, maledetto bastardo, sei il più famoso del Clan ee dopo essertela fasotto ti considerano ancora un membro di alto livello... Hai disonorato il clan più forte del mondo, presta attenzione in guerra...
    In parte invisiodo ed imparte arrabbiato egli formula pensieri maligni verso colui che praticamente è il vice kage.

    Una prima parte di un lungo discorso viene fatta dall'abile Shikaku, che pensando sia un coscritto di Onimaro vien solo da portarli stima al ragazzo.
    Ovviamente nonostante tutto ONIMARO E' MOLTO PIU' FIGO.

    Dettagli di stile ed estetici a parte un'ambu va a parlare dallo stesso Shikaku, che per ribadire: è un bullo ma mai quanto Oni, per ricevere ordini a bassa voce.
    Ovviamente il jonin non si lascia sfuggire quell'avvenimento.
    Ecco uno di quei cani mascherati, sono fottutamente bravi!
    Esprime con se stesso una piccola forma di rispetto/disprezzo verso quei servitori senza volto.
    Il mascherato dunque si porta verso Onimaro chiedendoli conferma di esser tale individuo, e alla sua domanda in modo spavaldo va a rispondere:
    Ovvio
    Va a crear, l'ambu s'intende, un'aquila da un disegno fatto al momento su di una pergamena. Tale abilità è ritornata all'orecchio di Onimaro ma resta stupito a vederla di persona.
    Interessante, credo che io e te potremmo diventar fondamentali!
    Dice al suo compare di guerra mentre che l'Hokage si prepara per una nuova parte del discorso.
    C'è da dire che il discorso di Shikaku anima molto l'ocuro che nell'urlo generale griderà un quasi impercepibile( viste le varie urla):
    Konoha sopra tutti!

    Sarebbe offensivo visto dai Sunesi che per fortuna non sentiranno, o almeno così si pensa, il grande urlo di Onimaro.

    Infine ci si ritrova tutti in volo, Onimaro, con il suo sorrido resta sull'aquila creata dal taciturno ambu, mentre che tiene le braccia conserte e resta eretto con le gambe leggermente divaricate.
    Vuole essere il protagonista della guerra l'orgoglioso ed esaltato Uchiha.
    La storia sta per essere scritta, vediamo con che calligrafia.







    Stat


    Punti a disposizione: 219
    Potenza:25
    Resistenza:5
    Velocità:59
    Ninjutsu:50
    Taijutsu:
    Genjutsu:
    Innata:80



     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Esperto

    Group
    Member
    Posts
    3,377
    Location
    Roma

    Status
    Offline


    png

    •Narrato•Parlato •Pensato
    •Parlato altrui



    L'alba era giunta, i fuochi spenti, i ninja si adunavano sulla spiaggia dopo il suono di una sirena, era strano! non era squillante e fastidioso sembrava molto dolce... forse perché avevano pensato di farci avere un risveglio tranquillo. Io avevo passato due ore e mezza in dormi veglia, dopo la mia richiesta a Masahiro andai a riposare e credo ci stesse andando anche lui. Aveva risposto in modo affermativo alla mia richiesta di allenamento e io se avessi potuto avrei fatto i salti di gioia come quando a un bambino di 5 anni danno il regalo di compleanno... ma in un campo di guerra non mi pareva il caso.
    Prima di andare a dormire saltai su una delle recinczioni di legno e diedi un'occhiata al campo: tre sezioni disposte a diamante: al centro la parte konohana, la postazione dell'hokage, la zona banchetto e il reparto aereo Konohano. A sinistra c'eravamo noi, i Sunesi: C'era il reparto aereo dove riposavano i volatili e una parte era adibita alla zona riposo che poi molto probabilmente verrà smantellata una volta iniziata la guerra e i letti verranno utilizzati dal settore medico che si trovava a destra, c'era un gran movimento li intorno probabilmente stavano preparando squadre di primo soccorso. Io ero saltato giù dalla brandina non appena la sirena suono e corsi verso la spiaggia aggiudicandomi un posto nella prime file. Eravamo tutti li, però io non riuscii a vedere Masahiro, c'era troppa gente. Poi arrivò l'Hokage seguito da un'altra persona da un'aria familiare, sembrava potente quanto Shikaku!
    Una volta che il gruppo di persone si riunì completamente l'Hokage e l'Altra Persona erano ormai al centro della spiaggia. Entrambi su una postazione più elevata rispetto a tutti noi. L'Hokage cominciò ad esporre il suo discorso di incoraggiamento.
    L’ora è giunta signori, l’ora è giunta e sono orgoglioso di vedere davanti a me ninja pronti a tutto pur di difendere il proprio Paese, il nostro Paese. E mi sento ancor più onorato ad avere accanto questi impavidi Sunesi che hanno in pochissimo tempo attraversato l’intero deserto per giungere a darci manforte: non ci scorderemo, ve lo posso garantire. Quest’oggi scriveremo una pagina di storia, questo giorno verrà ricordato come il giorno in cui è stato sferrato un repentino contrattacco alle forze bramose ed avide dello Shogunato, ma prima di spiegare le ali è bene che vi esponga qual è esattamente la situazione e quale sarà la strategia di attacco.

    Qualche chilometro a largo di questa costa, a poco meno di un’ora di distanza ci sta una flotta di circa venti navi del Butai, anche se non sappiamo con esattezza che tipo di equipaggiamento vi sta dentro. Probabilmente si tratta di pirati, mercenari del mare Orientale con ninja dello Shogunato. Tuttavia non saremo soli in questa guerra: Kiri sarà con noi. Il Mizukage e la sua flotta attaccheranno da Est mentre noi attaccheremo da Ovest: dovremo fare da diversivo in modo tale che i Kiriani possano avvicinarsi abbastanza per prendere le navi nemiche a cannonate. Inoltre attaccando da due fronti diversi l’obiettivo principale è quello di chiudere il nemico in una morsa.

    Per questo motivo ed anche per non intralciarci, il reparto aereo Konohano e quello Sunese lavoreranno separatamente, in modo da attaccare da destra e da sinistra, senza dare punti di riferimento. I due reparti saranno guidati rispettivamente da me e da Nakashima. Adesso però voglio che chi è sprovvisto di un mezzo volatile si accoppi con qualcuno. Massimo tre persone per volatile, non di più.


    Guardai il mare davanti a me... sapevo cosa era ma non mi capitava di vederlo spesso si insomma.. vivevo pur sempre nel deserto. Mi sentivo pronto per scendere in guerra e servire il mio paese, anche se indirettamente; Al contrario l'ansia e la tensione, con un misto di paura e preoccupazione, mi assalivano il cuore.
    se non ce la farò? se la foga della battaglia si intensificherà a tal punto da non farmici capire più nulla? che tipi di nemici dovrò affrontare? Cazzo Tenma! falla finita... ricordati il tuo credo ninja! : credere sempre in se stessi e nelle proprie facoltà ma soprattutto non arrendersi mai! Come andrà la battaglia non è ancora stato scritto e se ne uscirai vivo anche tu sarai su quelle pagine di storia.
    Poi guardai di nuovo verso l'Hokage e il suo compagno accanto a lui. Avevo ascoltato attentamente la strategia ed era anche ottima, se anche kiri avrebbe offerto il suo supporto marino per la flotta del butai non ci sarebbe stata speranza. Mi guardavo intorno nell'intento di trovare un compagno quando ad un certo punto il compagno dell'hokage mi fece un cenno col dito di avvicinarmi fu in quel momento che riconoscetti quell'uomo: Nakashima Uchiha ex hokage! Si cavolo! un KAGE mi aveva fatto cenno di avvicinarmi! subito corsi verso di lui rischiando anche di inciampare sulla sabbia che per un attimo diventò bagnata per via della risacca. In quel momento notai uno strano masso, pieno di carte bomba attaccate sopra... non sapevo cosa volesse farci l'Hokage però se fosse esploso avrebbe fatto una fiamma di almeno una decina di metri.
    Nessuno, o almeno credo, vide che ero diretto verso i due "comandanti" perché erano tutti intenti a trovare un compagno e a evocare strane creature di ogni forma e dimensione, alcuni erano i nostri volatili di suna, altri insetti giganti tipici di Konoha mentre alcuni sembravano fatti di.. inchiostro. Non mi feci molte domande e declassai la cosa come: Abilità innata Konohana. Quando arrivai a portata d'orecchio Nakashima disse:
    Ehi tu, ragazzo! Vieni, tu cavalcherai con me.
    Non ci avevo pensato due volte ad accettare l'offerta dell'ex Kage. Incontrarne uno e diventarci in un futuro era il mio sogno. Di sicuro mi aveva scelto per via della mia giovane età, magari si chiedeva perché fossi li invece di svolgere missioni di basso rango come: recuperare un oggetto sparso nel deserto... una storia che avevo già sentito e che avevo vissuto in prima persona, quella missione non finì completamente bene. In ogni caso se fossi stato con Lui avrei di sicuro imparato molto e avrei potuto contare su qualcuno di alto rango se fossi stato in pericolo.

    Quando la nube delle evocazioni si dissolse e il trambusto generale finì mostrando un esercito di animali cavalcati da un'esercito di ninja, il Kage in carica continuò il discorso:
    Bene, mi sembra che nessuno sia rimasto solo. Il primo assalto sarà un "mordi e fuggi". Non si aspetteranno un attacco aereo pertanto passeremo sopra di loro e li bombarderemo con ogni arma o jutsu che sia. Alla seconda tornata invece coloro che non hanno un volatile saranno scaricati sulle navi per assaltarle ed impedire ai tiratori di sparare contro ai volatili stessi. Gli altri continueranno i loro attacchi aerei.

    Dunque signori miei spronate i vostri animi, dimenticate paure e pensieri, ed usate tutta la tensione che sono sicuro avete dentro per forgiare uno spirito indomabile ed irriducibile, quello spirito che ha permesso al nostro Paese di uscire sempre da vincitore, il famigerato e decantato “spirito del fuoco” che risiede in ogni abitante del Paese del Fuoco! Anche voi Sunesi non tremate, non temete, cavalchiamo insieme e la vittoria sarà nostra, cavalchiamo nei cieli con la consapevolezza che l’unione e la fratellanza reciproca ci aiuteranno a riportare la pace e la giustizia! Cavalcate con me ed insieme conquisteremo la gloria! Conquisteremo la vittoria!


    Un grido generale squarcio il cielo e il silenzio tombale che c'era mentre l'Hokage teneva il suo discorso. Io mi feci prendere dalla foga generale e gridai anche io insieme a tutti gli altri!
    Poi Shikaku evocò una creatura mostruosa ma dalle fattezze angeliche, sembrava un orco con le ali. Bastò un solo urlo di quella creature per far arretrare tutte quante le altre. Quest'ultimo prese il masso di carte bomba e se lo caricò sotto il braccio, poi l'hokage gli saltò in groppa e in quel momento partimmo tutti quanti in volo verso la flotta nemica. Fu nel momento che ci stabilizzammo in volo che mi accorsi che Masahiro si trovava su un avvoltoio, probabilmente non mi vide. Mi guardavo intorno alla ricerca di un altro ninja, un Konohano che avevo sconfitto in combattimento una volta ma niente. Poi guardai di nuovo in avanti verso Nakashima... ancora non potevo credere che un Ex Kage mi avesse scelto. Volevo piangere dalla gioia, l'emozione di stargli vicino era grandissima e volevo stringergli la mano, fargli un discorso infinito mentre mi colavano lacrime infinite, per convincerlo ad addestrarmi... ma ero un ninja che stava andando in guerra e non potevo comportarmi in quel modo. Volevo parlargli ma avevo un groppo in gola e non riuscivo a dire una parola, quando poi fu lui il primo a rivolgere parola:

    Di un pò.. Come ti chiami giovanotto? Sin ora non ho visto nessuno più giovane di te.

    Mi ha parlato! siii cavolo! dai Tenma su apri quella fottuta bocca e rispondigli, manda giù quel groppone che hai in gola e svuotati!

    Feci un bel respiro e risposi:
    S.. so.. sono Tenma. Tenma Sakuraba di Suna. Faccio parte del clan Shima del Villaggio della Sabbia, dominatori del vento. Signor Nakashima, sono onorato di far squadra con lei. Il mio sogno è diventare Kazekage quindi seguirò ogni suo consiglio e ordine, mi fido ciecamente delle sue capacità. Ah inoltre signore mi rincresce ma per il momento non so utilizzare alcun elemento all'infuori del mio elemento Fuuton

    Dissi tutto di corsa e con molta foga, l'ansia contribuì a farmi parlare con quel tono e in quel modo. Per un attimo l'ansia della battaglia venne sostituita dalla gioia che provavo in quel momento, ero troppo emozionato per pensare alla guerra che stava per essere scatenata dal nostro "bombardamento aereo".




    Statistiche e Equipaggiamento

    Vita:200
    Chakra:220
    Energia:gialla
    Distanza:?
    Ferite varie:

    Punti a disposizione:83
    Potenza:15
    Resistenza:10 +10(giubba rinforzata)
    Velocità:18(+2 innata)
    Ninjutsu:20
    Taijutsu:0
    Genjutsu:0
    Innata:20


    Inventario:
    Kunai x 5
    Shuriken x 5
    Lama di Zefiro
    Fumogeni x 5
    Giubba rinforzata
    Fuuma Shuriken - Shuriken del Vento Demoniaco x 2


    Oggetti equipaggiati: Guanti con Lamina d'Acciaio + Fu Shuriken ( Tecniche fuuton richiedono -5 di consumo)

    Abilità

    Udito Sviluppato liv1 :*: Potenzia l'udito del 50%, consente di sentire e distinguere rumori molto bassi in un raggio di 15 metri
    Lanciatore di armi lvl2 Il personaggio ha fatto molta pratica nel lancio di kunai, spiedi e shuriken durante il suo passato, risultando in una maggiore precisione. Nel caso del lancio di kunai, spiedi e shuriken si dovrà ridurre la distanza di 15 quando si va ad usare il calcolatore..





    Scheda,modulo e Codice HTML by @Naruke



    Edited by ~naruke~ - 27/8/2012, 23:42
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    OFF GDR:
    -Naruke, Masahiro non cavalca un avvoltoio di inchiostro, ma uno in carne ed ossa XD
    -War mi ha avvisato che fino al 29 sarà assente, recupererà questo turno di attacco nel prossimo post.




    alba


    Sarebbe passata circa un’ora prima di intravedere all’orizzonte qualcosa ed intanto avreste potuto scambiarvi qualche chiacchera o ammirare il sole sorgere dal mare, infondo non capitava tutti i giorni di assistere ad uno spettacolo del genere direttamente dal cielo. Il sole rosso come il sangue che si sarebbe sparso tinteggiava il cielo di un terso arancio: era l’alba adatta per un nuovo giorno di lotta e sofferenza, un giorno che si spera avesse avuto come evento principale la vittoria delle forze alate. Solo il fruscio del vento e delle correnti marine avrebbe fatto da sottofondo a questo epico momento di quiete prima della battaglia.

    Fin quando, in lontananza, avreste intravisto delle navi. L’ora era giunta. Il silenzio vigeva ed era d’obbligo mantenerlo. Quanta ansia avrebbe assalito i vostri cuori? Quanta paura? Quanta adrenalina? E’ in questi momenti che gli uomini dimostrano davvero chi sono. Nonostante fossero lontane come puntini, grazie alla vostra posizione sopraelevata avreste comunque potuto avere una buona visione della disposizione delle forze nemiche. Vi stava una fila di grosse imbarcazioni dietro a cui ne stava un’altra di dimensioni decisamente più imponenti. Sicuramente quello doveva essere il vascello del generale di flotta. Ma prima avreste dovuto concentrarvi nell’abbattere le prime linee di navi nemiche.
    Mappa di Battaglia
    [Le navi che dovete considerare sono quelle a sinistra, le altre, quelle a destra, sono dei Kiriani]

    Ad un certo punto Sunesi e Konohani, dopo quell’avvistamento ed un cenno di intesa tra i due comandanti, si sarebbero divisi improvvisamente divisi, cambiando bruscamente traiettoria di planata e dirigendosi rispettivamente a sinistra e a destra, prendendo una corrente ascendente che vi avrebbe portato in alto, sopra le nubi, quelle poche che c’erano per lo meno. L’effetto sorpresa era essenziale ed il cielo in questo momento non aiutava. Bisognava velocizzare la manovra. I volatili avrebbero aumentato i battiti d’ala. L’aria iniziava a diventare tangibile, a scompigliarvi i capelli e forse credo che per un Controllore del Vento non ci sia qualcosa di più bello.

    Quando poi le navi sarebbero state ben visibili, sotto di voi, allora i volatili avrebbero chiuso le ali, lasciandosi trasportare solo dalla forza cinetica accumulata e dalla spinta dell’accelerazione di gravità: avreste iniziato a discendere in picchiata, ad una velocità assurda, tale che se non vi foste retti forte sareste stati sbalzati via dalla pressione atmosferica che faceva da barriera di attrito. Tenere gli occhi aperti non era nemmeno facile.

    Qualcuno dalle navi, dalle torri di vedetta, vi avrebbe avvistato, ma quei marinai e pirati, nonostante la loro preparazione, non sarebbero stati abbastanza lesti per metter su una difesa o prepararsi al contrattacco. Avevate la possibilità di sferrare i vostri colpi in tutta tranquillità o quasi, mentre laggiù, sulle navi, quelli, nel panico più totale, si sarebbero lasciati prendere dalla confusione.

    ???: Ci attaccano! Ci attaccano!
    ???: Dove dove?? Non c’è nessuno all’orizzonte!
    ???: Dal cielo imbecilli! Riparatevi presto! Si salvi chi può!
    ???: Canaglie! Sbrigatevi a prendere le armi!


    Queste le frasi che giravano tra le truppe del Butai. L’attacco aereo si era rivelato una strategia perfetta e presto anche i Kiriani sarebbero giunti a dar manforte.

    [Dunque, dato che l’attacco si compone di tre parti: discesa in picchiata, sorvolo sulla nave e risalita. Avrete la possibilità di sferrare o due attacchi ossia lanci d’armi/ninjutsu a 20m di distanza (uno nel momento in cui scendete in picchiata e l’altro nel momento in cui risalite) oppure un attacco (sempre lancio d’armi o ninjutsu) a 10m di distanza (cioè nel momento in cui sorvolate la nave). Qui sotto vi spiegherò più dettagliatamente a quali navi ognuno di voi avrebbe puntato. Tenete presente nella mappa che il reparto aereo Sunese arriva da Nord-Ovest, mentre quello Konohano da Sud-Ovest]

    Per Tenma.

    Alcuni erano invidiosi nel vederti fianco a fianco dell’ex Hokage. Era un privilegio non indifferente, avresti avuto molto da imparare accanto a lui e soprattutto poco da temere. Prima di attaccare, lui benevolmente, con un sorriso stampato in volto, ti avrebbe messo una mano tra i capelli, accarezzandoteli e scompigliandoteli.

    Nakashima: Tenma, nobile sogno il tuo, ti auguro di coltivarlo al meglio delle tue possibilità. Ma adesso concentrati e non lasciarti prendere dalla paura nel corso della battaglia. Ci sarò io al tuo fianco ed in ogni caso, se davvero vuoi diventare Kazekage, devi riuscire a tirar fuori quello che a Konoha noi chiamiamo “spirito del fuoco”, quello spirito a cui faceva riferimento l’Hokage prima. E’ lo spirito che arde nelle nostre anime e ci consente di compiere imprese audaci e coraggiose per altruismo ed amore verso il prossimo. Non te lo scordare. Ah, e stai tranquillo che nemmeno io alla tua età sapevo controllare più di un elemento ed in ogni caso il Fuuton farà proprio al caso nostro! Reggiti forte!

    E sarebbe iniziata la vostra discesa verso una nave grossa, pesante e blindata: l’Alligatore di Pietra! [La prima in alto a sinistra nella mappa]

    Per Onimaro

    Nessuna parola ti avrebbe rivolto l’Anbu, il vostro viaggio era proseguito nel silenzio, immersi in pensieri profondi probabilmente. Davanti avevate l’Hokage. Il vostro attacco si sarebbe scagliato contro un’imbarcazione dalle dimensioni immani, probabilmente la forza principale di quella flotta. Era un’abnorme Seki Bune [quella che si trova al centro dello schieramento].

    Per Masahiro.

    Il tuo compagno era strano come l’avvoltoio che cavalcava ed alquanto scorbutico oltre che silenzioso. Se ne stava zitto zitto e alle tue parole avrebbe girato il capo dall’altra parte senza risponderti. In ogni caso le parole non sarebbero servite a nulla perché anche voi sareste arrivati in zona dell’Alligatore di Pietra [la stessa che attacca Naruke]. Da notare l’enorme via vai di persone ed il panico generale sulle navi. Tra chi andava sotto coperta e chi si metteva in postazione era davvero un macello!

    [Consiglio: prima di attaccare sarebbe opportuno che vi leggiate la descrizione della nave che dovrete colpire, in tal modo saprete quale punto colpire con più efficacia. Gli attacchi dei vostri compagni di volo li descriverò al prossimo turno, prima voglio vedere cosa vi inventate voi XD]








    Edited by mrxxx - 26/8/2012, 15:31
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Esperto

    Group
    Member
    Posts
    3,377
    Location
    Roma

    Status
    Offline


    png

    •Narrato•Parlato •Pensato
    •Parlato altrui



    Finalmente il momento tanto atteso era arrivato. La quiete prima della tempesta stava per terminare e la vera tempesta sarebbe cominciata di li a poco. Il sole cominciava la sua ascesa in cielo irradiando i primi bagliori del mattino; non era una cosa abituale per i ninja sunesi vedere l'alba, era veramente affascinante, la combinazione del rosso chiaro con il blu creava un effetto magico, veramente fantastico.

    In quel momento dei puntini emergevano dall'acqua disposti in una formazione troppo ordinata per essere una qualche conformazione rocciosa sottomarina a più punte. Intanto mentre mi guardavo intorno Nakashima riprese il discorso cominciato prima. Mi mise una mano nei folti capelli e strofinando affettuosamente me li scompigliò tutti, anche se ormai il vento aveva già fatto la sua parte. Io mi imbarazzai un po.. ero stato fortunato ad essere stato scelto da Lui e soprattutto ora mi trattava come un suo fratello minore: non sapevo come si comportasse con i suoi amici e familiari, ma comunque era un gesto affettuoso da un'uomo di grande potere.

    Tenma, nobile sogno il tuo, ti auguro di coltivarlo al meglio delle tue possibilità. Ma adesso concentrati e non lasciarti prendere dalla paura nel corso della battaglia. Ci sarò io al tuo fianco ed in ogni caso, se davvero vuoi diventare Kazekage, devi riuscire a tirar fuori quello che a Konoha noi chiamiamo “spirito del fuoco”, quello spirito a cui faceva riferimento l’Hokage prima. E’ lo spirito che arde nelle nostre anime e ci consente di compiere imprese audaci e coraggiose per altruismo ed amore verso il prossimo. Non te lo scordare. Ah, e stai tranquillo che nemmeno io alla tua età sapevo controllare più di un elemento ed in ogni caso il Fuuton farà proprio al caso nostro!
    Belle e profondi le parole di Nakashima. Lo spirito del fuoco. Quella era la forza misteriosa, uno spirito che arde nelle loro anime, dalla quale i ninja di Konoha attingevano la loro forza di non arrendersi mai, riuscendo a compiere imprese epiche non per bramosia di potere e di conquista, ma per altruismo ed amore verso il prossimo. Questa era la forza... no anzi, lo "spirito" interiore che mi avrebbe permesso di andare avanti e di compiere il mio sogno.

    Troverò anche io questa forza nel mio cuore. Però non sarà lo spirito del fuoco, sarà una forza tutta mia. Riuscirò a diventare Kazekage!

    Poi notai subito uno strano cambiamento di pressione atmosferica, durante il discorso di Nakashima, e l'aria diventava più densa, per uno come me fu facile notare questi piccoli cambiamenti. Ci eravamo innalzati di quota, l'attacco stava per cominciare!

    Signor Nakashima, eccoli! è la flotta del Butai.

    Reggiti forte!

    Cominciammo una veloce discesa verso le navi, una picchiata a velocità impressionante. Sentivo il vento accarezzarmi ogni mia cellula e questo non faceva che rendermi felice e mi donava coraggio.

    L'attacco si sarebbe svolto prima con una picchiata poi una veloce fase di sorvolo, per chiudere in una risalita. Il bersaglio era chiaro, l'avevo acquisito: Una nave di dimensione media, sul ponte si potevano notare postazione di arcieri e l'equipaggio che se la dava a gambe dalla paura. Ai lati notai delle postazioni per i cannoni e per i remi. Costruita interamente di legno, Masahiro avrebbe potute bruciarle tutte con un secondo, allora cominciai velocemente a pensare a qualcosa che avrebbe potuto spezzare quel legno: Non avevo tecniche da utilizzare in picchiata se non un lancio d'armi che al massimo potevo potenziare.. Però mi venne in mente una strategia da utilizzare durante il sorvolo e la risalita in cielo.

    La spiegai subito a Nakashima, avevamo ancora una 50 di metri di distanza da percorrere. La strategia si divideva in due parti:
    Prima saremmo arrivati in picchiata, poi al momento giusto Avrei lanciato 5 dei miei Shuriken potenziati con il "Taglio distruttivo" su 5 precise zone della nave: 1 sulla prua, 3 sul centro della nave e l'ultimo sulla poppa in modo tale da disarmare, o almeno distogliere la mira degli arcieri e magari farne fuori qualcuno. Poi dopo sfruttando la confusione creata con gli shuriken saremmo passati indisturbati sopra la nave e durante la risalita l'avrei colpita al centro con la mia tecnica più potente, il pile tornado: Mi sarei alzato in piedi e avrei impastato del chakra nelle piante dei piedi in modo tale da rimanere attaccato saldamente all'aquila e all'inizio della risalita intanto avrei composto velocemente il sigillo e creato il cumulonembo con la rotazione delle braccia così, quando saremmo stati in una posizione perpendicolare alla nave, avrei lanciato il potente tornado, annullando il controllo del chakra sul piede sinistro per calciarlo, al centro della nave per spaccarla proprio nel mezzo oppure, l'avrei lanciato in prossimità della poppa ( più vicina nella fase di risalita e soprattutto più in linea con il nostro asse ) per spezzare l'equilibrio delicato che gioca il peso sul galleggiamento delle navi, distruggendola o almeno forandola da parte a parte.



    Statistiche e Equipaggiamento

    Vita:200
    Chakra:200 - (25 - 5 -5) - (20-5-5) = 175
    Energia:gialla
    Distanza:10 m (Discesa - lancio shuriken) - 7 m (Ascesa - lancio tornado)
    Ferite varie:

    Punti a disposizione:83
    Potenza:15
    Resistenza:10 +10(giubba rinforzata)
    Velocità:18(+2 innata)
    Ninjutsu:20
    Taijutsu:0
    Genjutsu:0
    Innata:20


    Inventario:
    Kunai x 5
    Shuriken x 5
    Lama di Zefiro
    Fumogeni x 5
    Giubba rinforzata
    Fuuma Shuriken - Shuriken del Vento Demoniaco x 2


    Oggetti equipaggiati: Guanti con Lamina d'Acciaio + Fu Shuriken ( Tecniche fuuton richiedono -5 di consumo)

    Abilità

    Udito Sviluppato liv1 :*: Potenzia l'udito del 50%, consente di sentire e distinguere rumori molto bassi in un raggio di 15 metri
    Lanciatore di armi lvl2 Il personaggio ha fatto molta pratica nel lancio di kunai, spiedi e shuriken durante il suo passato, risultando in una maggiore precisione. Nel caso del lancio di kunai, spiedi e shuriken si dovrà ridurre la distanza di 15 quando si va ad usare il calcolatore..





    Scheda,modulo e Codice HTML by @Naruke



    Detraggo chakra e metto le tecniche al post dopo, nel caso la strategia venga approvata ed attuata. Se il post non va bene e devo agire fammelo sapere, mrxxx, che edito :3



    Arte del Vento: Taglio distruttivo ( Bonus Danno dato dall'Innata: +Bassissimo)
    Arte del Vento: Taglio Distruttivo (Ninjutsu: 10)
    Tipo: Ninjutsu Elementale (Fuuton)
    Seal: //
    Descrizione: Tecnica particolare, utilizzabile solamente durante i lanci di shuriken. Consistere nell’immettere in quest’ultimi un’esigua quantità di chakra Fuuton che ne aumenterà le proprietà taglienti e le dimensioni. Per far questo è necessario che le armi stiano a contatto con l’utilizzatore per pochi istanti e dopo di che potranno essere lanciate. Esse saranno contornate da un visibile strato di chakra ventoso roteante spesso pochi millimetri ma che ne fungerà da prolungamento del raggio dell’arma stessa di circa 30cm (degli shuriken normali quindi raggiungerebbero le dimensioni di uno Shuriken Gigante circa). Essere colpiti da queste armi significherà ricevere un danno da taglio uguale a quello originario dell’arma più un danno FISSO extra pari a Basso. Inoltre esse goderanno di un +5% di possibilità di colpire.
    [Consumo: Bassissimo x shuriken]


    Arte del Vento: Pile Tornado ( Bonus Danno dato dall'Innata: +Bassissimo)
    Pile Tornado (Somma tra Potenza e Ninjutsu= 30)


    Tipo: Ninjutsu Elementale (Fuuton)
    Sigilli: 1
    Descrizione: Dopo aver eseguito l'unico seal, l'utilizzatore con un movimento rotatorio di mani e braccia accumulerà il vento intorno a se (dunque c'è bisogno di qualche secondo per la preparazione e di una situazione relativamente calma) sino a formare un vortice orizzontale dinnanzi a se, un vero e proprio tornado che successivamente calcia verso l’avversario. Il tornado calciato assume una forma cilindrica (diametro 1 metro) ed è simile ad un enorme colonna d'aria scagliata contro l'avversario, che può percorrere una lunghezza massima di 10m prima di dissolversi. L'impatto è devastante e causa danni da taglio e lacerazione pari a 35 più la formula pot-res. Può essere annullato da una qualsiasi tecnica di tipo Katon di consumo minimo pari a Basso.
    [Consumo: Medio]


    Edited by ~naruke~ - 30/8/2012, 10:08
     
    Top
    .
  15. Warwizard
     
    .

    User deleted


    Ormai la situazione era arrivata al punto di non ritorno: da lì non si scappava più, né si poteva tornare indietro. E nessuno sembrava averne affatto intenzione: molti erano ancora galvanizzati dall'Hokage e dalle sue parole e probabilmente il morale sarebbe rimasto alto a lungo, soprattutto se le navi del Butai avessero cominciato a cadere quasi subito. E quella era la sua intenzione, alla quale avrebbe potuto dare un netto e concreto contributo con le sue abilità di manipolatore esperto del fuoco.
    Il suo pilota aveva scelto finalmente un bersaglio... non dei più facili purtroppo: si trattava a tutta prima di una pesante nave corazzata, dalle lamine piuttosto spesse e ben resistente a bombardamenti frontali e dall'alto e purtroppo anche apparentemente ignifughe. Ma non tutto era davvero così studiatamente immune alle fiamme e forse c'era una debolezza che poteva sfruttare. Nel notare quel dettaglio, si rese conto per giunta di essere stato preceduto o forse il pilota doveva aver scelto seguire una scia del tutto particolare: quella di Nakashima Uchiha e di Tenma che gli stava dietro. Avrebbe voluto urlare al Genin di stare attento a quello che faceva e di suportare i suoi attacchi di fuoco, ma difficilmente si sarebbe accorto di lui e soprattutto in quel momento l'azione non si sarebbe potuta fermare e riorganizzare in così poco tempo: la discesa era infatti iniziata e Tenma stava sfruttando i suoi poteri divento in maniera piuttosto avventata ed imprcisa, mirando per lo più alla parte corazzata della nave. Probabilmente il colpo sarebbe andato a vuoto, ma conveniva sfruttare comunque quella sorta di diversivo per dare ai nemici un bel po' di problemi più urgenti che non riempirli di frecce e cercare di abbatterli come piccioni! Il Chuunin quindi ne approfittò per attivare rapidamente il proprio potere innato e durante la picchiata lanciò dietro agli shuriken di Tenma ben otto palle di fuoco, ognuna di venti centimetri di diametro e abbastanza calde da avere effetto sul legno, grazie soprattutto al fatto che le quattro lanciate a poppa e a prora erano praticamente unite a due a due. Le altre le avrebbe dirette con il suo potere mentale in altre parti di entambe le fiancate, sempre e comunque sul legno ee cercando di restare il più viino possibile ai cannoni: un incendio da quelle parti, dove un po' di polvere da sparo doveva essere conservata per poter usare le armi in dotazione di quella corazzata, avrebbero potuto produrre effetti a dir poco devastanti.
    Ma il Chuunin volle andare sul sicuro e mentre incominciava la risalita dell'avvoltoio sul quale stava, a cui era ancorato tramite chakra, creò sotto di sé un clone che solo i membri del clan Devir potevano generare, armato anche di un piccolo inganno da parte dello shinobi: un kunai attorno al quale era stato avvolto un sigillo esplosivo. E dato che anche il clone era dotato di una propria riserva di chakra, ci avrebbe pensato quest'ultimo ad azionarlo, impostando il sigillo per esplodere entro un minuto. La copia sapeva che doveva sbrigarsi, perché ben presto l'originale sarebbe tornato ad una distanza troppo elevata perché si potese mantenere integro, ragion per cui avrebbe semplicemente cercato il posto migliore per scagliare il kunai e massimizzare il risultato dell'esplosione... prima di fare la stessa cosa, magari andandosi a buttare su un qualche tipo di barile che poi avrebbe incendiato semplicemente ritornando fuoco.
    Se tutto fosse andato come preordinato, sarebbe stato un capolavoro pirotecnico degno di Takeshi!


    CITAZIONE
    Vita: 300
    Chakra: 345
    Masahiro Moritsune Akechi

    Potenza: 26
    Resistenza: 23,1 (21 di base + 10% bonus d'innata)
    Velocità: 30

    Distanza dagli avversari: 20 metri d'altezza dall'Alligatore di Pietra
    Oggetti equipaggiati: 4 Kunai
    5 Shuriken
    1 Tatami pieghevole
    Guanti con Lamina d'Acciaio neri
    1 Evolution Shuriken
    6 Fumogeni
    2 sigilli esplosivi
    2 Flash
    1 [pacco da 10] Makibishi
    1 Katana
    Oggetti in mano: Guanti con lamine d'acciaio (neri)
    Lama da Braccio
    CATEGORIA: Armi da corpo a corpo
    Forma di Base:
    Si tratta di un'arma composita piuttosto inusuale e in un certo senso esotica: è un bracciale di metallo misurato sull'avambraccio: prima si trattava di una semplice base con due incastri vicino al polso e al gomito per disporvi una lama di 40 cm (spessore 1 larghezza 2), ma ora è stato modificato in modo da permettere a Masahiro di risparmiare una quantità di Chakra pari a Bassissimo quando utilizza tecniche del suo elemento, il Fuoco.
    La lama, distaccata dal bracciale di alcuni centimetri è leggermente ricurva, il colorito di entrambi i pezzi è opaco e tendono quindi a non riflettere la luce con la classica brillantezza del metallo.
    TIPO DI ARMA E FERITE: la lama è la consueta arma da taglio, ma le sue caratteristiche le consentono di infliggere danni fissi pari a 20, oltre alla formula potenza-resistenza.
    RESISTENZA: 100 sia lama che bracciali [Un primo impatto di potenza superiore ne causerà una crepa. Un secondo impatto di potenza superiore ne causerà l'immediata rottura]

    Stato Innata: Attiva (Livello 3)
    Ferite varie: illeso

    Abilità in uso:

    Tecniche usate:
    CITAZIONE
    Sfere incendiarie

    Tipo: Hijutsu
    Villaggio: //
    Richiede Manipolazione del Fuoco liv. 2
    Dopo aver impastato il chakra all'interno del proprio corpo è possibile generare della sfere di puro fuoco sia dalle mani che dalla bocca con un diametro massimo di 20cm. Le sfere provocano un danno da ustione di entità Media al contatto, in quanto genereranno una piccola esplosione.
    Le sfere esplodono al contatto con qualsiasi cosa e possono percorrere una distanza massima pari al limite imposto dal livello dell'innata. Hanno la stessa velocità dell'evocatore ridotta di un 10%.
    Massimo sfere generabili:
    Genin: 5
    Chunin: 8
    Jonin: 12
    Sp. Jonin: 17
    Sennin/Kage: 25
    [Una tecnica d'acqua dal consumo di Medio/Alto o superiore annulla tutte le sfere]
    [Consumo: Basso per Sfera] [create 8 sfere]

    CITAZIONE
    Moltiplicazione superiore del corpo infuocata

    Tipo: Hijutsu
    Villaggio: //
    Richiede Manipolazione del Fuoco liv. 2 + Moltiplicazione superiore del corpo
    Questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto al ninja che li ha creati composti di puro fuoco. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 20 metri, superata questa distanza scompaiono disperdendo le loro fiamme. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti al 75% di quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche a patto che siano solamente di fuoco e conosciute dal controllore (innata esculsa). Se toccati la loro consistenza è fisica e causano un danno Basso da bruciatura al contatto. Scompaiono se terminano il chakra.
    [Genin:consumo per copia Basso, distrutte con un danno bassissimo, chakra posseduto: Bassissimo; Chunin: consumo Medio per copia, distrutte con un danno basso, chakra posseduto basso; Jonin: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con un danno medio/basso, chakra posseduto Medio/Basso; Sp Jonin: consumo alto per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio; Kage/Sennin: consumo Alto per copia, distrutte con un danno medio/alto, chakra posseduto Medio/Alto]
    [Le copie si dissolvono se entrano in contatto con una massa d'acqua superiore ai 2m3 o se colpite da una tecnica d'acqua di consumo Alto o superiore.]
    [Consumo: Variabile] [creato 1 clone (livello Chuunin)]

     
    Top
    .
93 replies since 13/8/2012, 19:31   1901 views
  Share  
.